Crosia (Cs), il messaggio del vicesindaco Cavallo: "Che il giorno della memoria sia monito per affrontare questo momento difficile"

«Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo. C'è un legame stretto tra la Shoah, l'orrore dello sterminio ebraico e quello che sta accadendo nel nostro tempo. La Pandemia non ha solo messo in evidenza il nervo scoperto di una rete sanitaria poco efficiente ed insufficiente a dare servizi ai cittadini ma ha svelato paure recondite e nascoste; ha riportato in auge la paura del "diverso". Ecco, la giornata della Memoria quest'anno ci lancia un doppio messaggio: quello del ricordo di uno degli eccidi più crudeli del nostro tempo e il monito attualissimo affinché in questa battaglia dei nostri giorni, contro il Covid-19, ci ritroviamo ad essere tutti più solidali, fiduciosi e uniti attorno alle Istituzioni e alla scienza».

È quanto dice l'Assessore alla Pubblica istruzione e Vice Sindaco di Crosia, Gemma Cavallo, nel suo messaggio agli studenti e alle famiglie nella 21esima Giornata della Memoria e a 76 anni dall'apertura dei cancelli di Auschwitz che hanno svelato al mondo l'orrore dello sterminio ebraico.

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«Guai a rinnegare, guai a voltare lo sguardo dall'altra parte difronte al ricordo di un abominio di cui si è fatto autore l'uomo. Significherebbe creare le condizioni perché tutto prima o poi possa ripetersi. Da mamma, insegnante e rappresentante delle istituzioni più volte in questi anni mi sono sentita dire dai ragazzi "perché dobbiamo ricordare qualcosa che è avvenuta tantissimi anni fa? Perché in televisione in questi giorni ci ripropongono film e documentari che parlano di Auschwitz? Per fortuna è tutto passato!". È vero, ma chi dimentica quegli orrori rischia di diventarne complice o di permettere che tutto, prima o poi, con uguali o sotto diverse forme, possa riverificarsi. Conoscere la storia – ha ricordato stamani il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati - non basta. È necessario comprenderla, capirla, sentirla nella sua terrificante realtà. Solo così il ricordo di ciò che è stato diventa ispirazione per vincere l'indifferenza, per non voltarsi mai dall'altra parte, per battersi sempre e comunque in difesa del bene supremo della vita e della dignità umana. Non bisogna andare molto lontani per comprendere queste parole. Basta guardare al vissuto di questi giorni, di questi mesi terribili imperversati dalla pandemia e capire quanto sia difficile confrontarsi con chi ancora, nonostante i tantissimi morti, le tantissime persone che stanno male e soffrono per colpa di questo virus, continua a girarsi dall'altra parte a non voler capire e a negare quanto pericolosa sia questa malattia. Allora, così come la Giornata della Memoria ci ricorda quanto sia brutale l'odio razziale e a cosa possa portare la contrapposizione tra uomini, vorrei che ci insegnasse, che insegnasse soprattutto a voi ragazzi e alle vostre famiglie il valore della vita, l'impegno delle Istituzioni democratiche ed il primato della scienza che sono e rimangono l'unica via d'uscita da questo momento terribile».