Comitato per la sanità pubblica, Castrovillari: potenziare la farmacia distrettuale

A Castrovillari, tra le tante articolazioni del servizio sanitario, c'è anche la farmacia territoriale. Questa adempie a vari compiti, alcuni utilissimi, come la fornitura di farmaci salvavita agli ammalati, assolvendo anche a funzioni burocratiche come timbrare i piani terapeutici.

La farmacia distrettuale di Castrovillari ha un bacino di utenti di ben 90000 abitanti ed ha come addetti N°1 farmacista e N°2 collaboratori, non tecnici, ma personale a tempo determinato con scadenza trimestrale.

Per questa situazione, il servizio distribuzione farmaci o il ritiro dei piani terapeutici anche per patologie gravi, è assicurato solamente nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle 12,00. Se si pensa che il bacino di utenza copre un ampio territorio, si capisce come i cittadini dei paesi limitrofi siano i più penalizzati da questa organizzazione.

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Tale stato di cose è vessatorio per gli utenti, che devono sobbarcarsi ad ulteriori file di attesa, oltre a quelle per le visite specialistiche e/o ambulatoriali e presso il medico di famiglia, file ancora più lunghe in questi tempi di epidemia, ma è vessatorio e stressante anche per i lavoratori, in particolare per la farmacista, che è la responsabile del servizio. Nel nostro sistema sanitario, infatti, l'inefficienza si coniuga sempre più con un lavoro stressante e massacrante di una parte del personale sanitario e parasanitario.

Il comitato della salute del Pollino - si legge in una nota - si rivolge al commissario regionale e al responsabile dell'ASP di Cosenza perché il personale medico e paramedico della farmacia distrettuale di Castrovillari sia aumentato e la farmacia resti aperta tutti i giorni feriali, con rientri pomeridiani nei giorni di martedì e giovedì, pur essendo convinti che la vera soluzione si otterrà solamente con una più capillare distribuzione sul territorio di sedi deputate a dare risposte a queste problematiche

Chiede inoltre ai sindaci della zona, quali responsabili della sanità territoriale, di adoperarsi per la piena funzionalità della struttura e per la tutela delle condizioni di lavoro degli addetti.