“Federazione Riformista” e “Attiva Rende” al sindaco Manna: “Faccia chiarezza sui veri motivi del rimpasto di giunta”

"La vicenda della formazione della nuova giunta, le dimissioni di Iantorno e quelle tempestose e travagliate della Castiglione, hanno bruciato gli accattivanti romanzi sul civismo scritti da Manna e dalla sua maggioranza. Che si trattasse di un falso civismo è evidente dalla sua nascita; ed infatti, per come tutti ricordano, Manna per mettere in campo una coalizione di centrodestra è ricorso alla puerile finzione di rendesizzare le sigle partitiche del centrodestra regionale e nazionale. È del tutto evidente, che per realizzare un autentico civismo non bastano certo i ben pettinati comunicati del Laboratorio Civico: parole, parole, parole". Così in una nota la Federazione Riformista di Rende e Attiva Rende.

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"Ciò che sconcerta più di ogni altra cosa, però, è il candore e la naturalezza con cui il Sindaco ha confessato che, fosse "stato per lui", avrebbe confermato la fiducia ai due ormai ex assessori e che la loro sostituzione gli è stata richiesta dalle "forze politiche" che compongono la maggioranza, per operare un "cambio di passo" nell'attività della giunta. Ma si è reso conto il Sindaco Manna cosa ha comunicato alla città? – si legge – tentiamo di riassumere ciò che si evince dal suo pensiero:
1- se occorre un "cambio di passo" significa che l'amministrazione comunale di centrodestra, in tutti questi anni, ha brillato per il suo immobilismo;
2- la maggioranza è composta da pseudo forze politiche (non certamente civiche) che per formare la giunta, ed ugualmente per eventuali altri incarichi, applicano il metodo spartitorio scimmiottando il manuale Cencelli;
3- il Sindaco, pur di restare a galla, ha rinunciato alla sua autonomia decisionale che la legge gli riconosce".

Inoltre, nella nota c'è scritto: "L'Assessore Iantorno, al quale in questi anni non abbiamo risparmiato critiche, per verità, ha dato una spiegazione pubblica del perché delle sue dimissioni. Le motivazioni esplicitate da Iantorno sono pesanti ed inquietanti:
1- il Sindaco non nutre né amore né passione per la nostra Rende;
2- il Laboratorio Civico è una scatola vuota, che non ha mai svolto attività politica (mai un incontro, né un invito al confronto);
3- Il Laboratorio Civico, altresì, ha avuto la sola funzione di consolidare le posizioni di potere di pochi;
4- L'Amministrazione si è mossa per tutelare interessi privati, soffocando il bene pubblico".

"A questo punto dell'intervista Iantorno cita alcune questioni scottanti, come lo stadio "Marco Lorenzon", il PSC, il nuovo cimitero ed altro. A ben vedere, l'ex Assessore fa riferimento proprio alle vicende amministrative che hanno visto la nostra opposizione contrastare con rigore e vigore l'azione dell'amministrazione comunale, che, a nostro avviso, non si muoveva a tutela del pubblico interesse, né per migliorare la qualità della vita di una città che, ahinoi!, degrada sempre di più – è la conclusione – restiamo, comunque, in attesa che il Sindaco faccia chiarezza sui veri motivi del rimpasto di giunta e senta il dovere di dire il suo pensiero sul contenuto delle pesanti dichiarazioni dell'Assessore Iantorno (condivise in toto dalla Castiglione) che, a sua volta, ha il dovere di approfondire, a beneficio della pubblica opinione, quanto con vigorosa e disarmante sincerità ha dichiarato nella conferenza stampa".