Altomonte (Cs), effettuati 300 vaccini antinfluenzali

Prevenzione Covid, nel quadro del, progetto Altomonte 2000 – Città della Prevenzione sono stati effettuati 300 vaccini antinfluenzali su ultrasessantenni e soggetti affetti da patologie croniche. È la prima iniziativa del genere in Calabria.

A darne notizia è l'assessore alla sanità Emilia Romeo informando con il Sindaco Gianpietro Coppola che nel quadro dell'impegno portato avanti dall'Esecutivo per garantire sempre maggiori e migliori servizi al cittadino anche questo programma è destinato alla salvaguardia ed alla tutela della salute pubblica.

A nome dell'Amministrazione Comunale la Romeo coglie inoltre l'occasione per ringraziare i medici Antonio Pio d'Ingianna e Giancarlo Verta per il coordinamento delle attività ospitate nei giorni scorsi nel Palazzetto dello sport. È stato indispensabile – ricorda – il supporto degli infermieri volontari Francesco Marsico e Giuseppe Pacienza, della Protezione Civile, dei Giovani Volontari Altomonte (GVA) e dei vigili urbani.

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Per la calendarizzazione della seconda giornata è stato chiesto all'Asp l'invio di ulteriori vaccini per gli aventi diritto.

Questa piccola iniziativa – spiega il Primo Cittadino – rappresenta certamente una buona prassi amministrativa e riprende le tante cose già fatte negli scorsi anni con il progetto Altomonte 2000 Città del benessere – Premio Alesini di Cittadinanza attiva nel 2008 come miglior esempio di welfare partecipato in Italia. L'attività svolta – aggiunge – presenta diversi aspetti positivi: evita gli assembramenti di anziani e persone a rischio negli studi medici, permette di eliminare lunghe attese agli altri pazienti che si recano dai medici di famiglia per altri motivi, promuove senso di comunità e solidarietà intorno ad un tema tanto dibattuto come quello dei vaccini, rende il territorio protagonista di scelte e percorsi nuovi in risposta a nuove problematiche. È un esempio – conclude Coppola, ringraziando l'assessore Romeo e quanti hanno attivamente collaborato al progetto – di come con la sinergia ne sia possibile risolvere grossi problemi. È su queste cose noi sindaci vorremmo essere ascoltati e seguiti di più da chi gestisce oggi la sanità ai diversi livelli. Non vuoti programmi che non si realizzano mai, ma piccole azioni concrete ogni giorno.