Litiga con il padre che sbatte la testa e muore: fermato 28enne nel Cosentino

carabinierinastroAvrebbe ucciso il padre al seguito di una lite avvenuta nella loro abitazione di Acri. Sandu Catalin, di 28 anni, di nazionalita' romena, e' stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto dai carabinieri della Compagnia di Rende con l'accusa di omicidio preterintenzionale. Il provvedimento e' stato emesso dalla Procura di Cosenza che ha coordinato le indagini. La vittima si chiamava Ginju Ciprian, aveva 47 anni, ed era stato trovato all'interno dell'abitazione che l'uomo condivideva con i familiari in contrada Vallone di Acri. Allertato dalla compagna della persona deceduta i militari sono giunti sul posto e hanno provveduto a congelare la scena del crimine assieme ai colleghi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cosenza e alla presenza del sostituto procuratore Domenico Frascino. Contestualmente sono state sentite le persone informate sui fatti che hanno consentito di ricostruire la dinamica dell'accaduto e di accertare la responsabilita' del ventottenne che ha ammesso di avere avuto un litigio con il genitore. Tutto, secondo quanto ricostruito, e' accaduto nella serata di domenica 27 settembre a seguito di un'accesa discussione scoppiata, a cena, tra i due. Il ragazzo avrebbe strattonato il genitore fino a condurlo nel giardino di casa. A seguito di uno spintone, il quarantasettenne sarebbe caduto a terra sbattendo violentemente la testa. Privo di sensi sarebbe stato riportato all'interno dell'abitazione. A lanciare l'allarme, la mattina seguente, dopo essersi resa conto che l'uomo era privo di vita, e' stata la compagna di Ginju che ha chiamato il Suem 118. I sanitari hanno accertato il decesso e informato i carabinieri. Sandu Catalin e' stato portato nel carcere di Cosenza.

--banner--