Aggressioni Polfer di Lamezia Terme, Silp Cgil: "Dopo la solidarietà, servono le proposte"

"Le gravissime aggressioni subite nelle scorse settimane dai Lavoratori di Polizia in servizio presso il Posto Polfer di Lamezia Terme hanno focalizzato ancora una volta l'attenzione sulle condizioni in cui sono chiamati a prestare la propria attività lavorativa gli operatori a cui è demandato il compito di garantire la sicurezza nel delicato settore del trasporto ferroviario.

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Uffici generalmente inadeguati, organici insufficienti, dotazioni tecniche carenti, disattenzioni dirigenziali e condizioni operative particolarmente difficili fanno da cornice a un contesto operativo da ritenersi cruciale per il Paese.
La solidarietà e l'attestazione di vicinanza nei confronti dei Poliziotti feriti nel corso degli interventi operativi di cui abbiamo scritto è, senz'altro, una necessità umana e professionale a cui il Sindacato non deve sottrassi; la protesta è anch'essa un passaggio praticabile, a volte quasi obbligatorio, se l'obiettivo è quello di alzare l'attenzione sulla questione o quello di sollecitare un'ipotesi di intervento rispetto al problema.
CHE FARE PERÒ SE LA "PROPOSTA", QUELLA POTENZIALMENTE RISOLUTIVA, ESISTE GIÀ?
Almeno ché non voglia rimanere ancorato al mantra del "più uomini e più mezzi", un Sindacato consapevole della propria funzione, qualora la proposta esistesse già, non vi è dubbio che debba farla assumere quale asse portante della discussione sulla quale chiamare al confronto chi quella proposta l'ha avanzata!
Nei primi mesi dello scorso anno il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha formalmente consegnato alle Organizzazioni Sindacali di Polizia una complessiva proposta di riorganizzazione del Settore Polizia Ferroviaria e, su questa, ha avviato un confronto sviluppatosi in più incontri e nel rilascio di formali pareri da parte del Sindacato. Proprio sulla base di ciò che è emerso dal confronto, l'iniziale progetto è stato rimodulato al punto che la suo compimento sembrava cosa ormai fatta: poi l'esplodere della pandemia ha rallentato tutto.
Il Silp CGIL Calabria ritiene convintamente che la soluzione al problema della Polizia Ferroviaria sia da ricercare esclusivamente nel rapido completamento e nell'attuazione del progetto di sua riorganizzazione. Un progetto che, per quanto attiene la regione Calabria (circa 800 km di infrastruttura ferroviaria caratterizzata dagli importanti snodi di Villa San Giovanni, Lamezia Terme, Paola e Catanzaro Lido e con una struttura, quella di Crotone, collocata nel contesto molto particolare sul piano della questione immigrazione), si presume possa regolare in chiave di maggiore funzionalità l'intero settore. Solo per quanto attiene la Polfer di Lamezia Terme, sarebbe prevista la sua elevazione a Sezione di Polizia Ferroviaria con il conseguente incremento dell'organico dalle attuali 16 a 30 unità.
Un passaggio importante quello della riorganizzazione della Polizia Ferroviaria, oseremmo dire dirimente rispetto alla complessità della questione, del quale, nei giorni scorsi, quelli della "protesta di fine ottobre", in molti, politica inclusa, ne hanno dimenticato l'esistenza.
Per il Silp CGIL Calabria, al contrario, è giunto il momento di completarlo e renderlo immediatamente attuabile, altrimenti, alla prossima aggressione sofferta dai Poliziotti saremo costretti, nostro malgrado, ad assistere soltanto a una rituale e inconcludente espressione di solidarietà e di vicinanza!". E' quanto si legge in una nota.