20enne sbranata da cani randagi nel Catanzarese

randagismo-Una gita con gli amici all'insegna dello svago e della serenita' che, in un attimo, si tramuta in incubo e tragedia. Se non fosse tutto drammaticamente vero sembrerebbe la trama di un film dell'orrore quanto accaduto, sulle montagne che circondano Satriano, comune sul versante ionico delle Serre calabresi in provincia di Catanzaro, ad una ragazza di vent'anni di Soverato uccisa da un branco di cani randagi, piu' di una decina. La vittima si chiamava Simona Cavallaro ed era giunta qualche ora prima con degli amici per una scampagnata nella zona di Monte Fiorino, nei pressi di un'area picnic.

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Poi assieme ad un altra persone ha deciso di addentrarsi nei boschi circostanti dove entrambi sono stati assaliti da un branco di cani randagi che non hanno dato scampo alla ragazza. A nulla sono servite le urla e le richieste di aiuto della ragazza che circondata dai cani non e' riuscita ad allontanarsi. La persona che era con lei, invece, sarebbe riuscita a mettersi in salvo trovando riparo in un capanno poco distante. Non si conoscono molti altri particolari anche perche' il fatto e' accaduto in una zona di montagna, ma da quel che si e' potuto apprendere, gli animali hanno aggredita la ragazza, che si era addentrata nella fitta vegetazione in compagnia dell'altra persona, azzannandola poi in parti vitali al punto da non poterle dare alcuna possibilita' di fuga. Immediatamente sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Soverato competente per territorio e i vigili del fuoco. In seguito e' giunto anche il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Catanzaro che si occupera' del coordinamento delle indagini. E' toccato proprio ai militari il compito di informare del decesso i familiari della ragazza. Sotto shock gli amici della vittima che erano partiti con lei per trascorrere qualche ora in spensieratezza. La notizia della morte della ventenne si e' subito diffusa a Soverato dove la vittima viveva con la famiglia. Sgomento, incredulita' e costernazione i sentimenti prevalenti nella cittadina dello Ionio catanzarese tra le piu' frequentate mete turistiche della Calabria, tra le persone che conoscevano la vittima e i suoi familiari.