Estorsioni e voto di scambio nel Catanzarese: i NOMI degli arrestati

carabinieri catanzaro alibanteCi sono anche due ex sindaci e un vicesindaco in carica tra le persone coinvolte nell'operazione "Alibante", condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e dai carabinieri. Agli arresti domiciliari sono finiti Giovanni Costanzo, 54 anni, già sindaco di Falerna e in passato anche consigliere provinciale, e Luigi Ferlaino, 53 anni, ex sindaco di Nocera Terinese, entrambi comuni del Catanzarese.

Agli arresti domiciliari è finito anche Francesco Cardamone, 40 anni, attuale vicesindaco di Nocera Terinese e carabiniere in servizio a Catanzaro, nella Legione Calabria dell'Arma. Cardamone non ha funzioni operative ma è in forza ad uffici amministrativi.

Ai domiciliari anche un avvocato di Aosta, Maria Rita Bagalà, 52 anni.

Le accuse sono, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, estorsione, consumata e tentata, intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d'ufficio e turbativa d'asta.

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I NOMI

In carcere: Carmelo Bagalà, di 80 anni; Alfredo Carnevale (37); Alessandro Gallo (32); Mario Gallo (57); Vittorio Macchione (70); Vittorio Palermo(63); Eros Pascuzzo(34).

Ai domiciliari sono finiti Maria Rita Bagalà (52); Francesco Cardamone (40); Giovanni Costanzo(54); Vincenzo Dattilo (64); Francesco Antonio De Biase (50); Luigi Ferlaino (53); Raffaele Gallo (26); Giovanni Eugenio Macchione (62); Antonio Rosario Mastroianni(74); Antonio Pietro Stranges(68).

Infine, la misura interdittiva del divieto di contrattare con la Pubblica amministrazione per la durata di un anno è stato disposto a carico di Antonio Cario, 51 anni, di Lamezia Terme, mentre a carico di Antonio Gedeone, 53 anni, è stato disposto il divieto di rivestire uffici direttivi delle persone giuridiche e ogni altra attività ad essi inerenti per la durata di un anno.