Sequestrati beni all'imprenditore Babbino, considerato vicino alle cosche di 'ndrangheta

dia2 500Beni mobili e immobili per il valore di un milione di euro sono stati sequestrati dalla sezione operativa di Catanzaro della Dia all'imprenditore Luciano Babbino, di 42 anni, condannato in primo grado a 12 anni di reclusione e attualmente agli arresti domiciliari. Babbino e' ritenuto ai vertici della cosca di 'Ndrangheta attiva nei territori di Vallefiorita, Amaroni e Squillace, gravitante sotto l'influenza delle locali di Cutro e Isoladi Capo Rizzuto.

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Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Catanzaro - Sezione Seconda, su richiesta del direttore della Dia, scaturisce dalle risultanze di indagini patrimoniali, svolte in un arco temporale che va dal 2000 al 2019, e che hanno permesso da un lato di dimostrare la pericolosita' sociale di Babbino e dall'altro la rilevante sproporzione tra i redditi dichiarati ed il patrimonio riconducibile all'imprenditore, ritenuto frutto o reimpiego dei proventi di attivita' illecite. I sigilli sono stati apposti all'intero compendio aziendale di due societa', attive nei settori della ristorazione e della tinteggiatura e posa in opera di vetri, una associazione culturale, 10 immobili tra i quali 3 terreni, un motociclo, un'autovettura, rapporti bancari e disponibilita' finanziarie.