Catanzaro, il consigliere Riccio: "Calabria zona rossa? No, per i suoi amministratori e per la sua burocrazia Calabria zona nera"

"Quindi si poteva fare.

Si potevano aumentare i posti letto negli ospedali, si potevano assumere medici e infermieri, si poteva procedere con ordinanze di Protezione Civile e del presidente della giunta regionale, si poteva ragionare in maniera pragmatica di un centro Covid a Villa Bianca, si poteva fare la cabina di regia tra Asp e ospedali provinciali, si potevano acquistare le macchine per processare i tamponi, si poteva riorganizzare il dipartimento di prevenzione dell'Asp di Catanzaro ottimizzando le risorse umane per meglio gestire il sistema dei tamponi, delle quarantene e del tracciamento, si poteva demandare ai laboratori privati parte della gestione dei tamponi, si potevano fare i Covid Hotel e gli ospedali da campo, si poteva fare il drive in per i tamponi con l'ausilio dell'esercito . .

Tutto si poteva fare se solo lo si fosse voluto.

MA ALLORA, PERCHE' NON E' STATO FATTO ???

Marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre 2020, PERCHE' NON E' STATO FATTO NIENTE ?

Se tra l'ignoranza della classe dirigente ed una campagna elettorale mai finita, giochi di potere conditi di campanilismi, agguatI mediatici ai danni di alcuni dirigenti, utili solo per piazzarne qualcun altro, non si è fatto niente di ciò che si sarebbe potuto fare, la domanda è oggi molto semplice: CHI RIMBORSERA' AI CITTADINI CALABRESI I DANNI CAUSATI DALLA ZONA ROSSA ?

Sarà che anche in tempi di pandemia, emergenza sanitaria e covid 19 in Calabria si preferisce tributare gli onori a chi ha la responsabilità dello sfacelo e gli oneri a chi subisce tanto malgoverno ?" 

E' quanto afferma in una nota il consigliere comunale di Catanzaro, Eugenio Riccio.