Reggina spenta, Micai evita un pesante passivo: troppo facile per il Brescia, 0-2

ayedi Paolo Ficara - Una macchina da riaccendere, ma prima va collegata la spina. I numerosi casi di positività al covid, rientrati solo da pochi giorni, hanno indubbiamente condizionato la condizione atletica di una Reggina che non è riuscita a resistere al Brescia. Al "Granillo" si impongono le rondinelle con una doppietta dell'attaccante Ayè, a segno al 16' ed al 30', infliggendo agli amaranto la quinta sconfitta interna consecutiva. Una sorta di maledizione, che costringe adesso la compagine di Toscano a sperare che le avversarie alle spalle non facciano risultato.

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LE SCELTE – Toscano prova a non far condizionare le scelte dai problemi creati dal covid, ma in porta non rischia Turati e restituisce una maglia da titolare a Micai: si rivelerà il migliore degli amaranto. Squalificato Cionek, c'è la coppia di centrali formta da Stavropoulos e Regini. Il resto della formazione ricalca quella vista lo scorso 18 dicembre a Como, con l'eccezione di Ricci preferito a Bellomo davanti a Lakicevic. Tra gli ospiti, Pippo Inzaghi si affida ad un 4-3-1-2 chiedendo profondità a Moreo ed Ayè.

TUTTO NEL PRIMO TEMPO – Fin dall'inizio è intuibile il canovaccio del match. Sembra di assistere ad un incontro di boxe, in cui uno dei due pugili sale sul ring dolorante, spaventato e consapevole di poter solo rimandare il più tardi possibile i ganci dell'avversario. Micai compie due miracoli prima del vantaggio di Ayè, pescato bene in profondità con Di Chiara e Stavropoulos che non ne tengono il passo: il francese non sbaglia a tu per tu con Micai. Alla mezz'ora si ripete, stavolta in una ripartenza nella quale è timida la marcatura di Lakicevic: sottovalutate le doti balistiche di Ayè, che da sinistra va forte a giro sul palo lontano, piazzandola vicino all'incrocio.

PARTITA FALSATA – Non vorremmo essere nei panni di Toscano, che già nel primo tempo deve rinunciare a Stavropoulos per infortunio. All'intervallo, oltre a Lakicevivc, esce Rivas che era stato l'unico ad avere un'occasione nitida poco prima dell'intervallo: segno che bisogna centellinare le energie di chi si è allenato poco, per evitare almeno gli infortuni. La Reggina ci prova nel secondo tempo, ma senza far sporcare la tuta a Joronen. Particolarmente ispirato Bellomo, subentrato proprio a Rivas, con due inviti interessanti specie quello spedito alle stelle da Cortinovis. Quando Inzaghi intuisce i potenziali pericoli, piazza uomini freschi nei punti giusti e porta a casa i tre punti.

ALMENO IL CAMPO - L'impreparazione di chi ha deciso lo slittamento di fine dicembre, con 72 ore di preavviso, ha portato ad assistere ad una partita grottesca. Probabilmente il Brescia si sarebbe imposto ugualmente, su una Reggina che è in crisi oramai da diverse partite e che forse necessita di ritrovare lo spirito assieme a qualche rinforzo invernale. Note positive: Micai ed un manto erboso finalmente a livelli di ampia sufficienza. Sabato prossimo si andrà a Monza almeno per non sfigurare.

REGGINA – BRESCIA 0-2

Reti: 16' e 30' Ayè

Reggina (4-2-3-1): Micai; Lakicevic (46' Adjapong), Stavropoulos (23' Loiacono), Regini, Di Chiara; Bianchi (55' Hetemaj), Crisetig; Ricci, Cortinovis (68' Montalto), Rivas (46' Bellomo); Galabinov. A disposizione: Turati, Amione, Giraudo, Ejjaki, Gavioli, Laribi, Tumminello. Allenatore: Domenico Toscano.

Brescia (4-3-1-2): Joronen; Karacic (69' Sabelli), Cistana, Mangraviti, Pajac (63' Bertagnoli); Bisoli, Van de Looi (80' Andreoli), Leris (63' Huard); Jagiello; Moreo, Aye (69' Tramoni). A disposizione: Perilli, Prandini, Ndoj, Palacio, Bajic, Papetti. Allenatore: Filippo Inzaghi.

Arbitro: Santoro di di Messina.

Ammoniti: Bisoli (B), Bianchi (R), DI Chiara (R), Crisetig (R), Pajac (B), Regini (R), Hetemaj (R), Tramoni (B).