Reggina: stagione indirizzata verso l'alta classifica, ora serve un segnale verso il pubblico

Galabinovdi Paolo Ficara - La carica dei mille. Impressionante come la Reggina riesca ad avere un quinto della propria tifoseria, rispetto ai numeri fin qui registrati al "Granillo", presente anche in una delle trasferte più lontane come Vicenza. L'ennesimo segnale di profondo attaccamento, soprattutto per gli emigrati al centro-nord riversatisi in massa in territorio berico, è stato ricompensato dalla prima vittoria esterna.

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Si sono affrontate due squadre consapevoli di dover vincere per dare un indirizzo al proprio campionato. L'hanno spuntata i più forti. Anche ridotta praticamente in nove negli ultimi minuti, dato che i rispettivi problemi fisici di Crisetig (in preda ai crampi e non solo) e Galabinov (ormai senza più energie) gli impedivano di dare una concreta mano, la Reggina si è imposta di "corto muso" per dirla alla Allegri. Senza rischiare nulla. Sapendo che un risultato diverso dalla vittoria, contro un avversario tra i più abbordabili in questo momento, avrebbe costituito una mazzata alle ambizioni.

Aglietti ha mostrato duttilità, passando in corsa al 4-5-1 e piazzando il talento Cortinovis a gara in corso nel ruolo di mezzala, già rivestito con l'Italia Under 20. La mossa ha consentito di uscire più volte dalla propria metà campo, senza doversi rintanare troppo tempo a difendere quel vantaggio costruito nel primo tempo grazie alle giocate di un ispirato Crisetig, ai cross di un Di Chiara leggermente più preciso del solito, alla solita generosità di Cionek autore dell'assist.

Per non parlare di un Galabinov autentico toccasana. Mentre tutti andavano alla frettolosa ricerca del goleador, il ds Taibi ha atteso il momento giusto per accaparrarsi il bulgaro che sta capitalizzando quel poco che la Reggina riesce a produrre. Tornando ad Aglietti, ok la mossa di Loiacono terzino anche per avere un saltatore in più contro un Vicenza rivelatosi debole sulle palle inattive a sfavore. Su Menez stesso errore commesso nella passata stagione da Toscano: perché titolare al rientro da un infortunio muscolare, considerando l'oggettiva fragilità del francese?

C'è sicuramente da rivedere qualcosa sulle fasce, se si insisterà con l'attuale schieramento. Da considerare pur sempre che Rivas era appena rientrato dal Centro America. Fra sette giorni arriva il Parma di Gigi Buffon al "Granillo", è l'occasione per lanciare un messaggio forte e chiaro alla tifoseria indigena. Le presenze allo stadio non sono numericamente deludenti, considerando l'andazzo generale in Serie B, ma per quel famoso Reggina-Monopoli c'erano almeno 12 mila persone. Bisogna provare a recuperare una fetta di quei 7 mila forse affezionatisi alla tv, ora che non c'è il rischio di nuove chiusure. Un'altra vittoria inizierebbe ad alimentare sogni di gloria.