Reggina, il bis è servito. Entella ko, la paura si allontana

reggina entelladi Pasquale Romano - Benedetto turno infrasettimanale. Cosi come capitato alla fine del 2020, la Reggina nel giro di tre giorni fa en plein e centra due vittorie consecutive. Dopo il Pescara anche la Virtus Entella cade al tappeto, decide il rigore di Montalto al 12' del primo tempo.

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LE SCELTE INIZIALI - Baroni sceglie la via della continuità rispetto alla trasferta vittoriosa di Pescara. Nel 4-2-3-1 amaranto in mezzo al campo Bianchi preferito a Crimi al fianco di Crisetig, il posto dello squalificato Menez sull'out mancino viene preso dal rientrante Rivas. Virtus Entella di Vivarini con il 4-3-1-2, Cardoselli dalla trequarti assiste il tandem offensivo Brunori-Mancosu.

MALEDIZIONE DAL DISCHETTO CANCELLATA Il primo squillo è della Reggina, alto il sinistro dalla distanza di Di Chiara dopo quattro giri di lancette. Al 9' ospiti pericolosi in area amaranto, Cionek sbroglia una situazione che stava per diventare pericolosa. Al minuto 11 rigore in favore della formazione di Baroni, netto il fallo di Cardoselli nei confronti di Folorunsho. La maledizione amaranto dal dischetto viene spazzata via da Montalto, sinistro centrale che non lascia scampo a Russo. Trovato il vantaggio, la Reggina abbassa il baricentro più per la reazione immediata degli avversari che per scelta propria. Tratto di gara confuso, le due formazioni si affrontano a viso aperto alternando errori a trame di gioco gradevoli. Al 33' ospiti vicini al pareggio, il sinistro di Brescianini sfiora il palo. Edera e Folorunsho tra i più attivi in casa amaranto, costante la spinta di Di Chiara sul versante mancino. Passata la paura, gli amaranto vanno a pochi centimetri dal raddoppio: il cross dalla sinistra di Rivas viene deviato e diventa l'assist perfetto per Edera, l'ex Torino da ottima posizione non riesce a trovare la porta.

RISCHI E OCCASIONI Finale di frazione vivace. Stavropulos devia il sinistro di Brunori, dal corner seguente Mazzocco tovia la deviazione aerea a pochi passi da Nicolas, tentativo però debole e centrale. Primo tempo che si chiude con il tentativo inefficace di Cionek su corner dalla destra. Amaranto che rischiano più nei primi 45 minuti contro l'Entella che negli ultimi 180 contro Salernitana e Pescara, meritato però il vantaggio che la formazione di Baroni si porta negli spogliatoi grazie alla maggiore qualità del gioco e quantità di occasioni. Ripresa che si apre con la qualità di Edera che si eleva in modo evidente rispetto al resto dei contendenti, Rivas invece accusa i primi segnali di stanchezza. Vivarini inserisce Capello al 60', pochi secondi e il neo entrato con un potente sinistro mette paura a Nicolas, la conclusione termina alta. Baroni pesca dall'abbondante organico e alle prime mosse del collega risponde con gli inserimenti di Denis e Okwonkwo al posto di Montalto e Rivas. Pochi minuti e altro doppio cambio amaranto: l'ex Crimi e Liotti subentrano a Bianchi e Edera. Secondo tempo più avaro di emozioni, gioco spezzettato e brillantezza che con il passare dei minuti si allontana dal Granillo. La Reggina fatica a riavvicinarsi all'area avversaria ma al contempo è più compatta e solida rispetto alla prima frazione. Entella che prende in mano il gioco e spinge con quasi tutti gli elementi ma rimbalza regolarmente sul muro eretto dai difensori amaranto. Al minuto 76 la Reggina spreca un'altra ghiotta occasione per raddoppiare. Ottimo affondo di Lakicevic sulla destra, Okwonkwo suo malgrado veste i panni di Edera nel primo tempo e spreca un rigore in movimento, masticando la conclusione. Saltano completamente gli schemi negli ultimi minuti, Entella che tenta l'assalto ma non sfonda, Reggina che rischia con un contatto Crimi-Coppolaro che scatena le proteste degli ospiti. L'ex amaranto Coppolaro mette i brividi in pieno recupero, il colpo di testa pero è debole. Finisce 1a0, nel momento clou della stagione gli amaranto nel doppio scontro salvezza rispondono presente tirando fuori carattere e personalità. Reggina che con gli attuali 8 punti di vantaggio mette un solco forse incolmabile con le ultime due della classe, appena battute, ed esce dalla zona play-out. La nube di timori e ansie sembra allontanarsi dallo Stretto, per tirarsi definitivamente fuori dalle zone calde però servirà la continuità di risultati.