Reggina, è notte fonda. Troppa paura e poche idee, il Venezia vince in rimonta

reggina veneziadi Pasquale Romano - Senza idee e con tanta paura. La Reggina al Granillo contro il Venezia ripiega su sè stessa sino a partecipare attivamente alla rimonta dei lagunari. Al vantaggio amaranto firmato Lafferty, rispondono nella ripresa Aramu e Bocalon. Fanno la differenza i cambi di Zanetti e l'atteggiamento rinunciatario della Reggina, sin dai primi minuti spenta e involuta in fase offensiva.

--banner--

LE FORMAZIONI INIZIALI - Toscano rispolvera il 3-4-1-2, dalla trasferta di Monza riposto nel cassetto. Assente Denis, è Lafferty il riferimento offensivo con Menez al fianco dell'ex Palermo e Rivas sulla trequarti, Bellomo va in panchina. Nel trio di difesa viene inserito Liotti sul centrosinistra, Cionek e Del Prato confermati davanti a Plizzari con De Rose e Crisetig mediani. Venezia di Zanetti con il 4-3-3, Capello e Johnsen dalle fasce i partner di Capello nel tridente offensivo.

Primi 10 minuti di studio, la Reggina (così come capitato nell'ultima gara interna con il Brescia) ha sulle spalle la pressione di non poter sbagliare. Un fulmine scuota il torpore iniziale, al primo affondo gli amaranto trovano il vantaggio. Al minuto 11 De Rose con un lancio illuminante pesca Lafferty (in posizione dubbia), il centravanti amaranto dalla destra si accentra, resiste al ritorno di Cremonesi e in scivolata trova una traiettoria beffarda che supera Lezzerini.

La contesa si mette subito nei binari preferiti dalla formazione di Toscano, che può mettersi così interamente dietro la linea della palla e ripartire in contropiede. Il Venezia spinge ma con poche idee, il più vivace è Mazzocchi, bravo al 22' ad affondare sulla destra e con un tiro mancino sfiorare il palo. Reggina che palesa troppa fretta nel ripartire: mancano ordine e lucidità in mezzo al campo, numerosi i palloni persi in uscita.

Menez si conferma di cristallo. Al 35' il francese alza nuovamente bandiera bianca per un problema muscolare, Toscano inserisce Bellomo. Una prima frazione dai contenuti tecnici tutt'altro che indimenticabili si conclude con il gol annullato a Lafferty (off-side) e con il tiro sporco e debole di Maleh che non trova la porta di Plizzari. Una Reggina ordinata in fase difensiva ma meno lucida nella metà campo avversaria va negli spogliatoi sull'1a0.

La ripresa inizia con lo stesso spartito, Reggina in sofferenza sul piano della manovra e Venezia intenzionato a prendere campo alla ricerca del pareggio, grazie anche agli inserimento di Aramu e Di Mariano. La Reggina avrebbe gli spazi per pungere ma non li sfrutta, amaranto che in contropiede non accompagnano lasciando i tre giocatori offensivi abbandonati al loro destino. Al 70' velenoso tiro-cross di Capello, Plizzari non si fa sorprendere.

Lafferty (sfinito) e Rolando lasciano in campo a Vasic e Loiacono, Alla lunga la Reggina paga l'incapacità in fase di manovra, il Venezia trova l'1a1 con Aramu al minuto 76. Amaranto sorpresi da un'azione nata da un lancio del portiere Lezzerini, Plizzari è bravo a respingere il destro di Aramu, non può nulla però sulla perfetta parabola mancina disegnata dall'attaccante di Zanetti.

Toscano richiama Cionek e Rivas, in campo Gasparetto e Folorunsho. Reggina evidentemente sulle gambe, il Venezia nel finale prova a completare la rimonta e ci riesce all'83'. I cambi fanno la differenza, dopo Aramu è Bocalon (su cross basso dalla sinistra) a difendersi da Gasparetto e superare Plizzari da distanza ravvicinata. Reazione di orgoglio per la Reggina, Loiacono di testa su azione d'angolo si vede respingere il 2a2. Ancora Loiacono, attaccante per una notte, ci prova con un destro potente disinnescato da Lezzerini. Reggina che produce più negli ultimi 10 minuti che nei precedenti 85, ma non basta per trovare il pareggio.

Quinta sconfitta nelle ultime sei gare, la vittoria con il Brescia diventa una parentesi in un mese e mezzo di lacrime. Reggina che sabato al Granillo affronterà il Cittadella, alla luce di numeri e classifica da paura la domanda è d'obbligo: ci sarà Toscano sulla panchina amaranto?