Reggina-Spal 0-1, severa espulsione per Menez. Gallo: "Certi campioni vanno tutelati"

Gallo e Menezdi Paolo Ficara - Dolcetto o scherzetto? No, è rosso diretto. Con l'espulsione di Jeremy Menez a condizionare tutto il match, la Reggina conosce la prima sconfitta in campionato per mano della Spal. Al "Granillo" finisce 0-1 grazie all'incornata di Castro al 31', quando gli amaranto erano già in inferiorità numerica da quasi 10 minuti. Nella ripresa c'è l'occasione per pareggiare, ma Berisha para un rigore a Denis.

LE SCELTE – Toscano ritrova Menez e ripropone la stessa formazione schierata nell'ultimo turno interno col Cosenza. Bianchi vince il ballottaggio con Folorunsho a centrocampo. Marino deve fare i conti con qualche assenza pesante dalla cintola in su, ma schiera comunque una formazione di alto tasso tecnico con gente abituata a calcare i campi della Serie A. Ne deriva che un altro signor giocatore come Simone Missiroli non trovi spazio, finendo in panchina.

GARA IN SALITA – Se Menez ritrova il campo dopo la noia muscolare che lo ha messo ko a Lignano Sabbiadoro, il direttore di gara glielo leva dopo appena 23 minuti. È bastato un "che mazzo fischi?" rivolto al guardialinee, per estrarre il rosso diretto. Purtroppo, a porte chiuse rimbomba. Ma altri giocatori che punizione meriterebbero per ogni parolina di troppo? La sedia elettrica? La spropositata decisione viene sfruttata dalla Spal, che inizia a far staccare soprattutto Salamon dalla linea difensiva. Al 31' Di Francesco trova il varco giusto a sinistra: il suo cross viene incornato verso l'angolino da Castro.

--banner--

LE MOSSE E LO SPRECO - Se è vero che nei primi 23 minuti nessuna delle due squadre aveva creato grosse occasioni, con una Spal che provava a togliere ogni punto di riferimento in avanti, nella ripresa è venuta fuori l'intelligenza di Toscano. Cambi apparentemente difensivi all'intervallo, tra questi Folorunsho per Bellomo. Ma il tecnico capisce che per restare in partita, non bisogna subire il secondo gol. E la squadra lo ripaga in termini di generosità ed occasioni. Denis coglie un palo prima di procurarsi un rigore: va ad incrociare dal dischetto, ma Berisha si oppone. L'estremo difensore spallino dirà di no anche ad un sinistro velenoso di Crisetig. L'ingresso di Rivas mette in ulteriore ambasce la difesa avversaria, con Marino che guarda il cronometro nella speranza che non succeda nulla senza vedere i suoi più tirare in porta.

VIAGGIO A BAGNARA? - La legge di Murphy parla chiaro. Ed in queste prime sei giornate di campionato, alla Reggina è andato male tutto o quasi, in termini di episodi. La prestazione però ci consegna una squadra forte e viva, nonostante i tre quarti di gara in inferiorità numerica contro un avversario di rango. In sala stampa si è presentato anche il massimo dirigente Luca Gallo: "Mettetevi nei panni di un presidente che fa un investimento come quello per Menez. Quante espulsioni ci dovrebbero essere per una frase di quel tipo, durante una partita di calcio? Forse rimarrebbero solo i raccattapalle. Un campione del genere, in Serie B andrebbe tutelato. Dopo la partita di oggi, sono ancora più convinto che la Reggina possa fare un ottimo campionato a dir poco".

REGGINA – SPAL 0-1

Rete: 31' Castro

Reggina (3-4-1-2): Guarna; Loiaocono (46' Rossi), Cionek, Delprato; Rolando (79' Situm), Bianchi (75' Rivas), Crisetig, Liotti (46' Di Chiara); Bellomo (46' Folorunsho); Ménez, Denis. A disposizione: Farroni, Gasparetto, Stavropoulos, De Rose, Marcucci, Mastour, Lafferty. Allenatore: Toscano.

SPAL (3-4-2-1): Berisha; Salamon (69' Ranieri), Vicari, Tomovic; Dickmann, Sal. Esposito, Valoti (62' Missiroli), Sala; Castro, Di Francecsco (79' Murgia); Seb. Esposito (69' Moro). A disposizione: Galeotti, Thiam, Tunjov, Sernicola, Okoli, Spaltro, Seck, Brignola. Allenatore: Marino.

Arbitro: Giovanni Ayroldi di Molfetta

Ammoniti: Loiacono, Bellomo, Valoti, Tomovic, Di Chiara, Sal. Esposito, Toscano, Sala.

Espulsi: al 23' Ménez per proteste, al 92' Castro per gioco scorretto.