Armellino al Dispaccio: "Io e la Reggina, nemici solo per 90 minuti"

arme500di Paolo Ficara - L'ultimo capitano. Marco Armellino ha avuto l'onore di indossare la fascia nella stagione 2014/15, quella che ha vinto concludere l'epopea professionistica della Reggina Calcio. La diaspora dopo la mancata iscrizione, l'accasamento a Matera. Domenica prossima, il centrocampista di Vico Equense affronterà per la prima volta da avversario la sua ex squadra. Ed in caso di gol, lui che ne ha già segnati quattro in questo campionato, non esulterà davanti ai tifosi che lo hanno sostenuto per tre stagioni. Così ha dichiarato nell'intervista concessa al Dispaccio.

I lucani verranno a Reggio per vincere, non nascondendo le ambizioni di promozione diretta: "Il Matera è una squadra forte, capace di risultati importanti. La società è ambiziosa – ammette Armellino - Cosa ci manca rispetto a Lecce e Foggia? Non siamo inferiori, ci riteniamo al loro stesso livello. Abbiamo perso qualche punto per nostre disattenzioni".

Il 27enne campano era arrivato in riva allo Stretto nel gennaio 2012: "Ho disputato un paio di campionati in B con la Reggina, poi sono andato a fare un anno di esperienza a Cremona. Infine, la salvezza nel playout col Messina in Lega Pro. Per me è stata un'esperienza bellissima, torno a Reggio minimo tre o quattro volte all'anno per rivedere un sacco di amici. Mi sono fermato domenica scorsa, fra qualche giorno saremo nemici per 90 minuti. Sto molto bene ogni volta che torno, ma in questa occasione spero di dare un dispiacere alla mia ex squadra".

Con Armellino è doveroso soffermarsi sulla stagione culminata poi con la mancata iscrizione: "In campo si soffriva, è stata un'annata dura e con mille difficoltà. Ci siamo salvati in un derby molto sentito, è stata una grande soddisfazione. Dispiace che il presidente abbia mollato. La mancata iscrizione, il Sant'Agata, il fallimento: tutte cose brutte. Adesso è rinata una grande società. Nel luglio 2015 ho atteso fino all'ultimo che si risolvesse la situazione: tante squadre mi chiamavano, ma io aspettavo. Ci erano state fatte tante promesse durante l'anno. Da gennaio a giugno non abbiamo preso uno stipendio, queste cose sono rimaste fra di noi e non le abbiamo fatte uscire. La gente non poteva sapere. Abbiamo lottato, sudato e sbagliato, ma alla fine ci siamo tolti una grande soddisfazione. Battere il Messina e trovare al ritorno una città in festa, è un'emozione che ricorderò per sempre".

--banner--

Quando si parla di ex compagni, ce n'è uno che ancora ex non è: "Di Lorenzo ormai è diventato un fratello per me – afferma Armellino, sull'esterno oggi insieme a lui nel Matera – Ce l'ho appresso da tre anni, siamo una cosa sola".

Quanto tempo impiegherà la Reggina per tornare nel calcio che conta? "Bella domanda. Vedo che la Reggina sta andando bene. Zeman junior è in gamba, sta guidando una squadra giovane che metterà in difficoltà tanti avversari. Speriamo non lo faccia con noi domenica, a malincuore vorrei batterla. Se segno non esulto, non potrei mai farlo - ironizza Armellino - anche perché dopo rimango lì con gli amici, mi massacrerebbero di bastonate".

Leggi anche:

Reggina: Armellino, Aronica, Belardi e Cirillo sanciscono la tregua col tifo organizzato http://ildispaccio.it/quadrante-amaranto/64596-reggina-armellino-aronica-belardi-e-cirillo-sanciscono-la-tregua-col-tifo-organizzato