La finale di Champions League si giocherà a Oporto, Ceferin risponde a Falcomatà: "Gentile offerta, ma preso accordo diverso"

ceferin uefaSi è conclusa con un nulla di fatto la richiesta del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà di disputare la finale di Champions League allo stadio 'Oreste Granillo'. La risposta dalla Uefa è arrivata come previsto.

"Anche se non ho dubbi che la sua città, splendida e molto ricca culturalmente, sarebbe un luogo perfetto per poterla ospitare, purtroppo non sarà possibile per noi accettare la tua gentile offerta poiché abbiamo già preso un accordo diverso. Tuttavia, ricorderemo la tua cortese disponibilità e il tuo gentile invito". È quanto scrive il presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin chiudendo la partita.

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La finale di Champions League tra Manchester City e Chelsea si giocherà infatti all'Estadio do Dragao di Porto il 29 maggio 2021. La finale era originariamente prevista allo Stadio Olimpico Atatuerk di Istanbul ma, in seguito alla decisione del governo del Regno Unito di inserire la Turchia nella sua lista rossa delle destinazioni di viaggio COVID-19, organizzare la finale - spiega l'Uefa - non avrebbe permesso a nessuno dei tifosi dei due club inglesi di andare in Turchia.

La Uefa ha confermato oggi che la finale di Champions League tra Chelsea e Manchester City è stata spostata dalla sede originaria di Istanbul ad Oporto, per consentire la presenza dei tifosi inglesi. L'alto livello di contagi e morti attualmente registrato in Turchia - scrive la Bbc - avrebbe impedito ai supporters dei due club di Premier League di assistere all'incontro allo stadio Ataturk, dal momento che le attuali norme britanniche sui viaggi internazionali impongono, a chi arriva sull'isola dalla Turchia, di osservare un periodo di 10 giorni di quarantena in una struttura alberghiera, approvata dal governo, a spese proprie. Da qui il primo tentativo del governo britannico di ospitare la finale a Wembley. Ma di fronte all'impossibilità di esentare i circa 2mila ospiti della Uefa, tra dirigenti e sponsor, dall'obbligo di quarantena, una volta giunti nel Regno, il governo del calcio europeo ha optato per il Portogallo, inserito da Londra nella lista verde dei paesi, da cui si può rientrare nel Regno Unito senza restrizioni. Sarà dunque l'Estadio do Dragao ad accogliere i circa 6mila tifosi che ciascuna delle due squadre potrà avere al seguito.

E' il secondo anno consecutivo che il Portogallo ospita l'epilogo della Champions: 12 mesi fa era toccato a Lisbona.