L’Italia di Mancini nel 2021, tante aspettative da una gestione di successo

Le qualificazioni ai Mondiali, l'avventura della Nations League e, soprattutto, gli Europei 2021, con la mente già rivolta all'inaugurazione di Roma nella sfida contro la Turchia.

Il 2021 è un anno che vedrà la Nazionale italiana di calcio sugli scudi. Tante le aspettative per gli azzurri che anche grazie al lavoro di Roberto Mancini, e del suo staff, hanno saputo riaccendere la passione degli italiani e far loro dimenticare il recente passato, fatto di pochissime gioie e molti dolori.

Quel tempo, però, pare ormai essere alle spalle. I recenti risultati in Nations League, con l'Italia qualificatasi alla fase conclusiva, lo dimostrano. L'entusiasmo non manca per questa nuova competizione, che in autunno avrà luogo proprio nel nostro Paese: a Milano scenderanno in campo gli Azzurri contro le Furie Rosse spagnole, mentre a Torino si giocherà l'altro match che vedrà di fronte Francia e Belgio.

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Prima di allora, l'Italia dovrà vedersela con le qualificazioni per il prossimo Mondiale Qatar 2022. Il sorteggio non è andato troppo male ai nostri: nel girone C troveremo Svizzera, Lituania, Bulgaria e Irlanda del Nord, con cui debutteremo il prossimo 25 marzo. Per passare bisogna arrivare primi: impresa assolutamente alla nostra portata. Il secondo posto porterà invece ad eventuali play-off che tutti (memori del disastro targato Giampiero Ventura) vorrebbero evitare a ogni costo. L'eliminazione per mano della Svezia brucia ancora, non senza polemiche e retroscena che fanno discutere ancora oggi.

La Nations League, comunque, potrebbe aiutarci: infatti, se Francia e Belgio dovessero arrivare primi nei loro rispettivi gironi, saremmo comunque qualificati per il Qatar. Ovviamente, Mancini e i suoi vogliono contare solo sulle loro forze, per mostrare di essere cresciuti e in grado di competere con chiunque.

A metà strada tra la Nations League e le qualificazioni ai Mondiali, ossia in estate, arriverà il principale obiettivo 2021 per i ragazzi di mister Roberto Mancini. Parliamo dei Campionati Europei di Calcio che inizieranno venerdì 11 giugno, con l'inaugurazione allo stadio Olimpico di Roma, e termineranno domenica 11 luglio, con la finalissima a Londra. Saranno per la prima volta degli Europei itineranti: non sarà, quindi, un singolo Paese a ospitarli. Oltre a Italia e Gran Bretagna, saranno coinvolti gli stadi di Monaco (Germania), Dublino (Irlanda), Amsterdam (Paesi Bassi), Baku (Azerbaijan), Copenaghen (Danimarca), Bucarest (Romania), San Pietroburgo (Russia), Glasgow (Scozia), Bilbao (Spagna) e Budapest (Ungheria).

Con una formula così innovativa, è difficile capire quale sia la squadra favorita in assoluto, tanto che commentatori, tifosi ed esperti si stanno già scatenando per capire chi sarà ad alzare il prestigioso trofeo per Nazionali del vecchio Continente.

Le squadre attualmente favorite nelle quote vittorie europei dei migliori bookmaker sono Inghilterra, un gruppo solido che avrà il vantaggio di poter giocare semifinale e finale in casa, e Belgio, in cerca di consacrazione dopo l'ottimo terzo posto ai Mondiali di Russia 2018 e un girone di qualificazione dominato a suon di gol. Forse l'ultima opportunità per la "generazione d'oro" dei vari Lukaku, Hazard, De Bruyne e Mertens di far vincere un torneo prestigioso al Belgio. Molti esperti però pensano che il dominio di Francia, campione del mondo in carica e finalista nell'ultima edizione, e della talentuosa Germania, anche se inserita nel girone di ferro con i francesi e il Portogallo, non sia finito. Tra le outsider c'è anche l'Italia di Mancini che ha vinto tutte le partite del girone di qualificazione, e può puntare su un mix di giovani ed esperti per vincere il campionato europeo che manca da più di cinquant'anni.

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In questo secondo scorcio di stagione, Roberto Mancini potrà consolidare le sue idee ed eventualmente aprire le porte, come ha sempre fatto, a nuove sorprese. Per ora il possibile undici titolare, dell'ex campione di Sampdoria e Lazio, dovrebbe essere questo:

In porta senza discussioni, il numero 99 del Milan, Gianluigi Donnarumma. La difesa a quattro, da destra a sinistra, potrebbe vedere Florenzi, Bonucci, Acerbi (o Chiellini) ed Emerson Palmieri. Il centrocampo a tre, ultimamente un punto di riferimento per la sua abilità di dare copertura e inventare gioco, pare essere consolidato con Verratti (o Locatelli), Jorginho e Barella. Infine il tridente offensivo, che conta su diverse opzioni da variare a seconda delle partite e degli avversari: Belotti, Immobile e Insigne, con Bernardeschi, Chiesa e Berardi pronti al subentro.

La forza dell'Italia, però, è di essere un gruppo capace di far crescere i tanti giovani di talento attorno a un nucleo di (quasi) senatori. Nomi fino a pochi anni fa poco conosciuti, ma ormai diventate delle colonne portanti. Anche perché il commissario tecnico, in questi mesi, ha fatto girare quasi una cinquantina di calciatori, tutti convocabili agli Europei.

Partiamo dall'attacco: dietro al trio Belotti, Immobile e Insigne, e ai primi rincalzi, scalpitano Ciccio Caputo e Kevin Lasagna, bomber tascabili e con tanta motivazione. All'estero rimangono invece, per ora, El Shaarawy (ai cinesi dello Shanghai Shenhua) e Moise Kean (Paris Saint Germain), senza poi dimenticare altre possibili promesse come il bolognese Riccardo Orsolini, Vincenzo Grifo (del Friburgo) o Pietro Pellegri (al Monaco).

Anche in mezzo al campo la scelta non manca. In attesa di capire se il romanista Zaniolo riuscirà a rientrare in tempo, le alternative sono molte. Restando sempre in casa Roma c'è Lorenzo Pellegrini, oppure il milanista Sandro Tonali. Per la fantasia potrebbe valere la pena dare spazio a Castrovilli, talento della Fiorentina, a Matteo Pessina o al bolognese Roberto Soriano. Chiude l'elenco Gagliardini, in forza all'Inter, che dopo un primo momento difficile sembra avviato sulla strada giusta.

E la difesa, nostro storico punto di forza? Dietro ai senatori c'è una schiera di ottimi giocatori. Dai milanisti Romagnoli e Calabria, in grande spolvero, all'interista D'Ambrosio. Senza dimenticare il napoletano Di Lorenzo o un ex azzurro che a Londra, sponda West Ham, sembra aver finalmente trovato la giusta maturità, Angelo Ogbonna.

Insomma, Roberto Mancini ha solo l'imbarazzo della scelta. I sognatori hanno di che fantasticare e, quest'anno, tra le qualificazioni ai Mondiali del 2022, gli Europei "itineranti" e le finalissime di Nations League, all'Italia e ai suoi calciatori non manca di certo il terreno su cui mettere in mostra il proprio valore!