L’Accademia Donnici Doc, con questo comunicato stampa, parla ai cittadini facendo chiarezza su vicende riguardanti l’incombente Sagra dell’Uva: “Successivamente all’uscita del programma della 42° edizione della Sagra dell’Uva di Donnici, abbiamo ritenuto fosse necessario informare i cittadini su come si assegnano le risorse della collettività da parte del Comune di Cosenza. Il 13 settembre scorso è stato pubblicato un avviso di manifestazione di interesse a partecipare alla organizzazione dell’edizione 2024 della kermesse dedicata al nettare degli dei con scadenza 23 settembre. Tale avviso presentava delle obbligatorietà che limitava e di molto la partecipazione delle associazioni con l’inserimento di polizze assicurative per un importo pari a 5 milioni di euro, cifra non da poco, l’organizzazione in città di diversi eventi a tema della sagra, la rendicontazione per tutti gli incassi e le sponsorizzazioni ricevute, la vendita di spazi pubblici per gli espositori del food&beverage per un importo massimo di 250 euro e la rendicontazione di tutto e non solo del contributo assegnato di 15.000,00 euro”.
Lo riferiscono i componenti dell’Accademia Donnici Doc che si è occupata dell’organizzazione dell’evento nell’anno 2023.
“Con grande impegno e spirito di condivisione ma anche per continuità per il lavoro già svolto nell’anno precedente – continuano – abbiamo presentato la nostra proposta condividendo l’organizzazione con Alarico eventi srl che si è resa disponibile a supportarci nella stesura degli eventi in città e assumersi come capofila del partenariato gli obblighi previsti dal bando e dopo che, l’associazione, poi risultata vincitrice, non ha inteso collaborare con noi, nonostante essa stessa fosse espressione del territorio di Donnici”.
Ma andiamo alla proposta riferita all’ anno 2024.
L’Accademia Donnici Doc si chiede quali siano le ragioni che abbiano spinto il Comune di Cosenza a assegnare l’incarico ad un’altra associazione in via del tutto discrezionale perché la manifestazione d’interesse non indicava punteggi da assegnare per le diverse voci da dettagliare previste dal bando.
“Felicissimi che ci fosse un programma meglio concepito per dare maggiore lustro al nostro bellissimo territorio – aggiungono – siamo rimasti in attesa di conoscere lo stesso e partecipare a questo evento storicizzato. Le premesse a questo ultimo intendo, però si sono scontrate con la visione della programmazione, pubblicato dall’associazione assegnataria e condivisa con l’Amministrazione comunale di Cosenza che ci è sembrato togliesse e non aggiungesse.”
E ancora, l’Accademia Donnici Doc a beneficio dei cittadini rendono noto il programma da loro presentato con quello ufficiale risultato vincente “affinché tutti conoscano la verità, e facciano il confronto, perché ciò che si scrive è più forte delle parole”.
“Se vi fosse stata già l’intenzione di voler assegnare questa manifestazione – dichiara ancora l’Accademia- lo si poteva fare con un affidamento diretto, consentito dalla legge, assumendosi la responsabilità, però, delle azioni così come avvenuto l’anno scorso a noi dell’Accademia che ha ottenuto 11.000,00 euro per organizzare diversi eventi e non solo per la sagra. Evento sagra 2023 riuscito in tutti i suoi aspetti, sia organizzativi che culturali. Non c’era bisogno di prendere in giro cittadini, associazioni e i partecipanti a questa manifestazione d’interesse.”
L’Accademia di Donnici Doc conlcude sottolineando come il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, non possa prendere visione di tutto, ma in questo caso, conoscendo la sua sensibilità verso la giustizia e il rispetto verso il lavoro altrui, di prendere visione delle buste arrivate e essere per i componenti dell’Accademia Donnici, quella figura di garante che con il mandato elettorale ricevuto ha giurato di adempiere.
“Nel caso non volesse prendere provvedimenti a tutela di tutti i cittadini e non solo quelli di Donnici, che con le loro tasse finanziano eventi come la sagra, chiederemo ufficialmente l’accesso agli atti e ci tuteleremo e tuteleremo tutti i cittadini nelle sedi opportune.”