C’e’ un’emergenza nell’emergenza al Centro per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese: quella dell’alto numero di minori non accompagnati che, in quanto tali, secondo la normativa italiana, non potrebbero rimanere nei centri di accoglienza dove vengono trasferiti appena sbarcati, ma devono essere accolti in strutture specializzate come quelle realizzate con i progetti Fami e Sai che fanno parte della rete predisposta dal ministero dell’Interno. E che invece, a causa dell’elevato numero di approdi che si registra nelle ultime settimane sulle coste calabresi e dell’impossibilita’ di reperire ulteriori posti nelle strutture dedicate ai minori, rimangono a lungo nel Cara. Dove, attualmente, sono ospitate oltre 1.500 persone a fronte di una capienza di 641 posti.
Tant’e’ che la Prefettura di Crotone ha chiesto l’invio di tende per poter dare un tetto provvisorio a tutti i migranti approdati al Cara di Isola Capo Rizzuto. Appello accolto dalla Protezione Civile regionale che ha allestito il campo installando cento tende per complessivi 600 posti. Ebbene i minori non accompagnati presenti al Cara sopo l’ultimo sbarco di ieri sono diventati oltre 200, alcuni dei quali arrivati anche da Lampedusa.
Dei minori, secondo le direttive ministeriali, si devono fare carico i Comuni nei quali e’ avvenuto lo sbarco, i quali organizzano, di concerto con Prefettura e Servizio centrale del ministero dell’Interno, il loro trasferimento verso le idonee strutture dove i ragazzi ricevono assistenza di ogni tipo (dal cibo alle cure sanitarie) e vengono iscritti a scuola. Ebbene il Comune di Crotone, nelle ultime settimane, ha gia’ avuto assegnati 250 minori non accompagnati che, attraverso l’assessorato ai servizi sociali, sono stati collocati nelle varie strutture della rete presente sul territorio e che al momento non hanno piu’ posti disponibili ad accogliere altri bambini.