“Contribuire ad arricchire il bagaglio di competenze e conoscenze professionali utili nella fase post-detentiva è un’opportunità significativa, che pone l’accento sulla funzione di reinserimento sociale che la pena deve avere”.
È quanto è stato condiviso nei giorni scorsi, in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico della Casa di Reclusione di contrada Ciminata Greco, nell’area urbana di Rossano, guidata dal direttore Luigi Spetrillo, dalla presidente della terza commissione sanità, attività sociali, culturali e formative del Consiglio regionale Pasqualina Straface, da Mons. Maurizio Aloise, Arcivescovo della Diocesi di Rossano – Cariati, dal dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore Majorana Saverio Madera, accompagnato da una delegazione di docenti dell’Alberghiero e dell’Industriale, i cui corsi saranno tenuti nella Casa di reclusione.
Guidata da Don Mimmo Laurenzano e dal cappellano della casa di reclusione Don Clemente Caruso, la delegazione istituzionale è stata accompagnata in visita alla struttura e, in particolare, all’ala universitaria e alle aule dove di tengono i corsi.
Nel confronto con i ristretti, la Straface si è complimentata in particolare con un detenuto, destinatario di un riconoscimento nazionale per aver realizzato una speciale carbonara di mare, una ricetta identitaria, con cui è stato valorizzato il pescato locale, e ha esortato tutti a studiare con dedizione ed impegno, ma soprattutto con la fiducia e la speranza di poter presto ritornare cittadini liberi e protagonisti della crescita e convivenza sociale.
La visita istituzionale che si è conclusa con il pranzo ed il menu proposto dal professore Pietro Bloise del professionale Alberghiero, con i prodotti dell’Istituto tecnico Agrario Majorana, ha toccato anche la cucina e la dispensa.
La Presidente Straface ha colto, infine, l’occasione per sottolineare l’impegno che la Regione Calabria guidata dal Presidente Occhiuto sta mettendo in campo “per migliorare le condizioni generali delle strutture penitenziarie regionali: dal piano di interventi per il reinserimento socio-lavorativo delle persone in esecuzione penale nel territorio calabrese; all’approvazione del Piano regionale per la prevenzione delle condotte suicidarie nel sistema penitenziario per adulti e il Protocollo Operativo regionale per la prevenzione del rischio autolesivo e suicidario nei servizi residenziali minorili”.
“La Regione Calabria ha avviato – ha ricordato, inoltre, la Straface – l’Osservatorio regionale permanente sulla Sanità Penitenziaria, un tavolo tecnico regionale sulla Sanità penitenziaria, per migliorarne le condizioni, e ha ottenuto, inoltre, 22 milioni nell’ambito del progetto UNA GIUSTIZIA PIÙ INCLUSIVA Programma Nazionale Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027”.