Già oltre 30 le domande per l’iscrizione ai corsi propedeutici del Conservatorio Giacomantonio di Cosenza che si svolgeranno al complesso del Valente di Corigliano-Rossano. In questo momento fervono i lavoro al Valente per essere pronti quando a novembre inizierà questa altra nuova “rivoluzione” portata avanti dall’amministrazione comunale e presentata in una conferenza stampa a maggio scorso nella sede della Biblioteca Pometti nel Complesso della Riforma alla presenza del direttore del Conservatorio, Francesco Perri, del sindaco Flavio Stasi, del vicedirettore del Conservatorio, Emanuele Cardi e altri rappresentanti dell’amministrazione comunale di Corigliano-Rossano. Nel corso dell’evento furono illustrate le modalità di accesso e le finalità dell’iniziativa. Un punto irrinunciabile definito dai rappresentanti delle istituzioni e dal direttore del “Giacomantonio” di Cosenza, Francesco Perri era che i ragazzi sul nostro territorio devono avere una possibilità concreta di alta formazione musicale cosa che soltanto un Conservatorio di Stato normativamente può fare, perché i Conservatori di musica pubblici sono dotati di un ordinamento analogo a quello delle università, con la possibilità di rilasciare titoli di studio equivalenti.
Sui dettagli tecnici e pratici dei corsi in partenza si era incentrato, invece, l’intervento del vicedirettore del Conservatorio, Emanuele Cardi, che aveva dichiarato come fosse forte intenzione quella di offrire un servizio al territorio, in questa area geografica che gravita intorno al “Giacomantonio” per i corsi di fascia non accademica. Un’offerta rivolta soprattutto a ragazzi giovani che vogliano provare e capire se questa sia la loro strada. L’approdo, il punto finale sarà l’eventuale apertura di una sede distaccata – che prevede una serie di atti formali e valutazioni anche da parte dell’Agenzia nazionale di valutazione dell’Università e della ricerca, per raggiungere degli standard di qualità ben predefiniti.
«Sembrano banali lavoretti – ha dichiarato il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi – ma questa è un’altra rivoluzione che può dare nuova vita ai nostri centri storici, una rivoluzione fatta con chitarra, canto jazz, pianoforte, contrabbasso, violino, sassofono. Sono in corso i lavori al complesso del Valente per ospitare, a partire dal prossimo novembre, corsi propedeutici del conservatorio musicale Stanislao Giacomantonio Una strada, quella della alta formazione per il rilancio dei nostri centri storici, su cui abbiamo creduto, su cui stiamo continuando a lavorare e che inizia a dare i suoi frutti».