Si intitola “La teoria dei sistemi discreti”, il progetto proposto dalla terza delle residenze del 2024 nell’ambito di “MigraMenti”, cofinanziato da MiC e Regione Calabria, promosso dalla Compagnia Teatro del Carro Pino Michienzi con la collaborazione artistica del Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni.
Titolare della residenza, nella sezione “Under 35” – riservata ad artisti, performer e compagini under 35, oppure emergenti, cioè segnalati o premiati in Festival di rilievo nazionale e internazionale – è la compagnia torinese Crack24 che proporrà una sorta di restituzione del lavoro fin qui svolto con una presentazione de “La teoria dei sistemi discreti” in un incontro aperto al pubblico venerdì 13 settembre, alle ore 19:00, al Teatro Comunale di Badolato.
Alla base de La teoria dei sistemi discreti c’è il progetto nato da un laboratorio di due settimane, una sorta di “palestra” per attori e attrici, “Due o tre grammi di felicità”, svolto all’Ama Factory di Torino, in cui tutti i partecipanti hanno contribuito in termini di ricerca e studio sul testo “Tre sorelle” di Cechov. “La teoria” è infatti un’operazione di riscrittura del capolavoro del maestro russo: al momento, a Badolato, i Crack24 – gli attori Alessandro Casutti, Erica Landolfi, Agnese Mercati, Federico Palumeri, Elia Tapognani e il regista e drammaturgo Lorenzo De Iacovo – si stanno occupando della scrittura scenica dei primi due atti, alternandola a fasi di studio e a un’analisi più approfondita del terzo e quarto atto. L’obiettivo è, partendo dalla festa di compleanno di una delle protagoniste, capire l’evoluzione di ogni personaggio, dei punti di incontro all’interno della trama e trovare dei corrispettivi ai nostri giorni, poiché Tre sorelle è stato scritto a cavallo tra il 1899 e il 1900, ma rimane sempre attualissimo.
Questa modalità lavorativa, del resto, è un tratto distintivo dei Crack24: la numerosa compagnia – sono proprio 24, tutti under 35 – nasce a Torino con l’obiettivo di indagare temi riguardanti il presente, seguendo una ricerca che non si limita alle quattro mura teatrali ma che si nutre della comunità che li circonda, cercando di intercettarne le storie e le vocazioni. Li muove la voglia di un teatro dove le cose accadono, il bisogno di creare nuove forme di drammaturgia e la forza del gioco di squadra: tutti gli spettacoli prevedono, come in questa occasione, una prima fase di ricerca collettiva attraverso il contributo di ogni artista, per poi ridurre il cast ai necessari. Da qui i 5 tra attrici e attori che stanno lavorando insieme al regista De Iacovo, in questa fase a Badolato.
Come per le passate edizioni delle residenze – da dodici anni a questa parte -, alla compagnia torinese va un sostegno economico e un tutoraggio artistico, critico, organizzativo e tecnico da parte del progetto MigraMenti di Teatro del Carro: nei quindici giorni di permanenza a Badolato, il Teatro Comunale è a loro disposizione come base per sviluppare le idee e drammaturgie proposte, fondate sul concetto di ricerca contemporanea e di ascolto del territorio. A margine del lavoro infatti anche i Crak24, come tutti i vincitori, hanno svolto incontri con studenti, associazioni, cittadini e professionisti, prima di prepararsi alla restituzione conclusiva che, nel loro caso e come spesso accade, non sarà un vero e proprio spettacolo, ma una condivisione con il pubblico di alcune fasi del processo di lavoro, anche dal punto di vista dello studio stesso del testo.
Ricordiamo infine che come tutte le restituzioni, anche quella di venerdì 13, con inizio alle ore 19:00, sarà a ingresso gratuito.