“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Inizia dal deposito di Soverato la distribuzione di generi di conforto da destinare ai profughi ucraini: rete di solidarietà avviata dall’ANC Calabria con Unicef Calabria, Lions Calabria e Caritas

È iniziata dal deposito di Soverato la distribuzione dei beni alimentari, medicine e generi di conforto dai destinare ai profughi ucraini ospitati in Calabria. Nei giorni scorsi, infatti, è partita la gara di generosità alimentata dalla rete delle associazioni che si sono mobilitate per sostenere in particolare i tanti bambini e le bambine che, con le proprie mamme, sono stati costretti ad abbandonare il proprio Paese, i propri affetti e l’innocenza dell’infanzia. Una rete di solidarietà avviata dalle 50 sezioni dell’Associazione nazionale Carabinieri Calabria, operative in tutta la regione, che si poggia sulla solida sinergia costruita con il comitato regionale Unicef, presieduto dal dottor Giuseppe Raiola, e dal Lions Calabria che hanno messo a disposizione volontari e soci con impegno e generosità.

Medicine, alimenti, tra cui anche tanti omogeneizzati, ma anche pannolini e altri beni di prima necessità: sono stati raccolti circa 5 tonnellate di prodotti di vario genere, sistemati in 650 colli, e concentrati nei punti di raccolta di Soverato, Catanzaro, Rende e Cosenza da cui partiranno i mezzi per la distribuzione alle famiglie bisognose (circa 1.500 in tutta la Calabria), in particolare profughi ucraini, ma non solo.

“Continuiamo ad essere mobilitati con grande impegno nella raccolta e distribuzione di beni di prima necessità da destinare ai profughi ucraini, ma anche alle famiglie di nostri concittadini che vivono momenti di difficoltà” – ha affermato il presidente di Unicef Calabria, Giuseppe Raiola. “I nostri volontari non si risparmiano alimentando una rete di solidarietà che interpreta sul territorio il senso profondo della ‘cura degli altri’. Curare le famiglie, sostenerle nei momenti critici significa prima di tutto preservare i soggetti più fragili delle comunità, vale a dire i bambini”.

Distribuzione di beni di prima necessità e alimenti, quindi, anche alle famiglie calabresi, nelle Case Famiglia di Catanzaro centro, quartiere Santa Maria, Squillace e Satriano, come spiega Antonio Nicoletta della Caritas di Catanzaro, realizzata inoltre con l’impegno di tanti giovani, come racconta Francesco Galeota dell’associazione Acsa&Ste. “Una esperienza faticosa ma che ha arricchito l’animo di quanti hanno partecipato, quella che abbiamo vissuto in questi giorni partecipando alla distribuzione di beni e indumenti” – ha spiegato Galeota che si è occupato dello smistamento a Simeri Crichi. “Ma è un modo concreto e diretto di ‘fare comunità’, come succede ogni giorno nei nostri paesi”.

“Voglio ringraziare tutte le sezioni della Associazione Nazionale Carabinieri Calabria che con grande spirito di sacrificio, abnegazione e solidarietà hanno raccolto più di 600 colli” – ha dichiarato l’ispettore regionale dell’Associazione nazionale carabinieri, capitano Gianfranco Aricò. “Hanno svolto un lavoro davvero encomiabile. La distribuzione di questi generi alimentari verrà effettuata in sinergia con il comitato regionale Unicef e Lions Calabria. Siamo partiti dal deposito di Soverato e procederemo anche con gli altri punti di raccolta: è il nostro sentito contributo, con amore e umiltà  nei confronti di chi vive nella nostra regione e attraversa un momento di difficoltà, necessità di supporto prima di tutto materiale e delle famiglie ucraine che scappano dalla guerra e lottano per la sopravvivenza”.

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