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Catanzaro, Di Lieto: “No a lavoro povero e ricatto occupazionale”

“Sta facendo scalpore sui social l’annuncio di lavoro di un negozio del Centro con il quale si propongono 3,50 euro all’ora per otto ore, il tutto in modo occasionale.
Purtroppo non è un caso isolato nella nostra città. A Catanzaro il tema della disoccupazione e del lavoro povero deve essere centrale.

Crediamo che la politica debba occuparsi dei bisogni concreti delle persone e contrastare il ricatto occupazionale, un cancro della nostra società di cui si avvalgono i mercanti di voti.

Un’Amministrazione Comunale può e deve creare quelle condizioni indirizzate allo sviluppo di nuovi posti di lavoro dignitoso e ben retribuito, giocando inoltre ruoli chiave nelle vertenze, cosa che finora la giunta di centrodestra non ha fatto.
La crisi dovuta al Covid ha ampliato le sacche di povertà e ora più che mai servono dei progetti di mutualismo e delle politiche a favore delle fasce economicamente deboli siano essi italiani o migranti (perché esistono anche i migranti nella nostra città, basta andare nella mense domenicali per rendersene conto).

Aggiungiamo, inoltre, che negli ultimi mesi ci sono state vertenze importanti dei precari, dal settore pubblico (vigili del fuoco, lavoratori della sanità, ecc,) a quello privato come nel caso dell’Abramo CC. Situazioni ancora non risolte e che hanno bisogno dell’appoggio di tutte le forze politiche e sociali cittadine.Crediamo, infine, che tutti debbano prendere degli impegni precisi a riguardo affinché il lavoro non sia più merce di scambio elettorale”.

Così, in una nota, il candidato sindaco di Catanzaro, Francesco Di Lieto, e le quattro forze politiche a suo sostegno (PRC, PaP, CRS, Partito del Sud).

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