Maltempo e rischio idrogeologico, Ferrara e Tavernise (M5S) chiedono a Occhiuto programmazione e interventi immediati

«Il maltempo si è abbattuto sulla Calabria portando con sé danni non indifferenti in diversi territori. Ad essere stata colpita in maniera importante è l'area dell'alto tirreno. Nel cosentino, la pioggia e le mareggiate hanno provocato il cedimento di una parte del costone che sostiene la linea ferroviaria». Ad intervenire su quanto sta accadendo in Calabria a causa del maltempo e dell'allerta meteo è l'eurodeputata Laura Ferrara e il consigliere regionale Davide Tavernise con una nota congiunta.

«Proprio nell'Alto Tirreno cosentino, come più volte denunciato dal Movimento 5 stelle, vi sono opere finanziate da oltre dieci anni ma non ancora realizzate, per quanto concerne la messa in sicurezza delle aree ad elevato rischio idrogeologico. La situazione non cambia sull'altro versante della costa, dove negli anni abbiamo assistito a disastri annunciati e causati da interventi mai realizzati per la mitigazione del rischio idrogeologico, seppur necessari».

--banner--

«Al Presidente Occhiuto chiediamo un immediato cambio di registro, a partire da subito. È di pochi giorni fa la notizia di ulteriori fondi, 61 milioni, per la realizzazione, fra le altre cose, di interventi di tutela dal rischio idrogeologico, messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti e messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici. Queste opere, volte a garantire la tutela delle nostre città, sono state finanziate su proposta del Movimento 5 Stelle, prima nel Decreto Agosto e poi nella Legge di Bilancio 2021, durante il Governo di Giuseppe Conte, adesso il Ministero dell'Interno ha ripartito le risorse tra i Comuni. Nel triennio 2019-2021, grazie al piano Proteggi Italia varato ancora dal Governo Conte, le risorse destinate alla nostra Regione superavano i 115 milioni di euro. Risorse a disposizione di regioni ed enti locali e da destinare all'emergenza ma anche e soprattutto alla prevenzione ed alla manutenzione, nonché viste le difficoltà degli uffici preposti nel programmare ed attuare le opere nella semplificazione e rafforzamento della governance. Il piano calabrese del 2020, i cui interventi dovevano avvenire a valere su queste risorse, ad inizio novembre di quest'anno, non era stato ancora trasmesso».

«Finché in Calabria ci troveremo a fronteggiare emergenze dovute a scarsa o nulla manutenzione dell'esistente non si potrà mai avviare una programmazione strutturale per il prossimo futuro. Da questa urgenza deve avviarsi il nuovo corso nella nostra Regione, senza ulteriori ritardi perché la sicurezza delle persone ed i luoghi sia finalmente cosa concreta anche nei nostri territori» concludono Ferrara e Tavernise.