Sapia (Fai Cisl Calabria): "Vicinanza alle comunità colpite dall'ondata di maltempo che sta devastando diversi territori. Urgente affrontare i temi della transizione ecologica e ambientale"

«Tutta la FAI CISL Calabria è vicina – afferma in una nota il Segretario generale regionale dell'organizzazione sindacale, Michele Sapia – alle comunità colpite in questi giorni dall'ondata di maltempo che sta devastando diversi territori.

Come ha dichiarato il Segretario nazionale della Fai Cisl Onofrio Rota, "gli ennesimi danni provocati dal maltempo nel Sud Italia, ci fanno di nuovo pagare un caro prezzo in termini di vite umane e dissesto idrogeologico. Il Governo nazionale prenda atto che davanti alla crisi climatica e all'incuria servono interventi straordinari con cui accompagnare le regioni verso una gestione virtuosa dei progetti di riqualificazione del territorio".

--banner--

È di incontestabile evidenza, infatti – prosegue Sapia –, che in Calabria i temi della transizione ecologica e ambientale sono alcuni dei più urgenti da affrontare nell'ambito di un nuovo modello di sviluppo, che non metta in contrapposizione lavoro, ambiente e salute pubblica.

È necessario acquisire consapevolezza dell'essenzialità del lavoro forestale, dei consorzi di bonifica e dei parchi nonché della corretta gestione del patrimonio boschivo regionale che può generare effetti positivi straordinari sull'ambiente e l'occupazione. Non si può continuare a cementificare, togliere terreno e aree verdi all'ambiente, modificare i corsi d'acqua dei torrenti senza un minimo di progettualità e pianificazione territoriale. La forestazione e il comparto della bonifica, cogliendo le opportunità offerte dal Pnrr e non solo, dovranno essere i veri propulsori per mettere in sicurezza il territorio regionale, distribuire benessere e generare lavoro nelle aree interne e svantaggiate.

In Calabria, dove troppe sono le periferie socio-ambientali – conclude il Segretario generale della Fai Cisl regionale –, servono responsabilità, partecipazione, progettualità e ulteriore forza lavoro nella gestione del territorio, lotta al dissesto idrogeologico e prevenzione per preservare l'ambiente e garantire sicurezza alle comunità. Basta piangere morti, contare i danni e le devastazioni a stagioni alterne a causa dell'incuria umana, del maltempo e degli incendi».