Bruni e De Magistris aderiscono al manifesto contro il randagismo di "Save The Dogs"

savedogsDue dei quattro candidati alla presidenza della Regione Calabria, Amalia Bruni e Luigi de Magistris, hanno aderito al manifesto contro il randagismo di "Save The Dogs". Si tratta di una proposta con 10 azioni concrete, sostenute da 16 associazioni di volontariato impegnate sul territorio.

"Abbiamo chiesto ai 4 candidati alle prossime elezioni regionali un impegno pubblico verso i cittadini affinché la lotta al randagismo diventi una priorità e una realtà", afferma Sara Turetta, presidente di Save the Dogs, che aggiunge: "L'adesione al nostro manifesto di Amalia Bruni e Luigi De Magistris è un segnale importante ma non ci fermiamo qui. Auspichiamo di avere l'adesione anche di Roberto Occhiuto e Mario Oliverio poiché per agire a monte del problema servono fatti e le istituzioni non possono sottrarsi ancora, indipendentemente dal colore politico di chi sarà chiamato a governare la Regione. Le 10 azioni urgenti che abbiamo individuato hanno incontrato subito anche l'adesione di 16 enti no profit impegnati nella tutela degli animali nelle province di Cosenza, Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria. Una unione di intenti non scontata in una terra, la Calabria, dove il volontariato spesso è in conflitto e poco unito di fronte alle istituzioni.

"Ad un mese esatto dalla tragica morte di Simona Cavallaro, aggredita da un branco di cani da guardiania a Satriano (CZ), i riflettori devono rimanere puntati sul randagismo per mantenere alta l'attenzione su un problema che in Calabria ha raggiunto dimensioni drammatiche a causa delle gravi inadempienze delle istituzioni, che hanno sistematicamente disatteso quanto previsto dalla legge regionale, e delle infiltrazioni della criminalità nella gestione dei canili convenzionati con le pubbliche amministrazioni".

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Ecco il manifesto

1. Impegnarsi all'armonizzazione delle normative in materia di gestione della popolazione canina, riorganizzando la sanità pubblica della regione, secondo quanto previsto dai punti successivi.
2. Impegnarsi nella creazione di una rete di ambulatori sanitari convenzionati per le attività di sterilizzazione e iscrizione in anagrafecanina, prevedendo convenzioni con veterinari liberi professionisti.

3. Legittimare la re-immissione sul territorio dei cani vaganti catturati, dopo aver provveduto alla loro identificazione e sterilizzazione, quando i soggetti rilasciati non rappresentino un pericolo per gli abitanti.

4. Rendere obbligatoria la presenza / accesso delle associazioni di volontariato in tutte le strutture deputate alla custodia degli animali, per favorire al massimo le adozioni e garantire il benessere dei cani rinchiusi.

5. Limitare il numero di cani ospitati per ogni canile ad un massimo di 150 animali per struttura e vietare il ricorso ad appalti che prevedano il massimo ribasso.

6.Finanziare piani locali di sterilizzazione e identificazione gratuita con microchip dei cani, impiegando i fondi stanziati a livello regionale, nazionale ed europeo.

7. Prevedere controlli costanti da parte dei servizi di Polizia Urbana e delle Guardie Zoofile Volontarie delle associazioni dell'avvenuta iscrizione in anagrafe dei cani di proprietà, con priorità per quelli utilizzati per la caccia e la guardiania, nonché quelli delle aziende agricole.

8. Realizzare campagne di incentivazione alla sterilizzazione degli animali e alla limitazione delle nascite.

9. Promuovere campagne di sensibilizzazione sui temi della convivenza responsabile uomo-cane e sulle buone pratiche da attuare per evitare la diffusione del randagismo.

10. Creare un tavolo permanente di consultazione presso l'amministrazione regionale con una rappresentanza dei servizi veterinari pubblici, dei veterinari liberi professionisti, dei Comuni e delle associazioni protezionistiche.