Regionali, Pcl: "Ci asteniamo. Legge elettorale antidemocratica"

"Lo sviluppo della campagna elettorale conferma il degrado profondo in cui versa la Calabria.

Una grave crisi economica, il collasso sanitario provocato dai tagli governativi e dai guasti di un sistema privatizzato e consegnato a voraci potentati locali, un pesante deficit vaccinale, il baratro causato dall'autonomia differenziata ne sono le coordinate di fondo.

In assenza di una risposta del movimento dei lavoratori, una destra che mette assieme uomini in doppio petto, no vax, esponenti di poteri forti, capo clientele, marcia prepotentemente sulle macerie causate da questo vuoto e alimenta una marea nera che monta in Italia e nel mondo.

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Uno schieramento composito dice di muoversi contro questa destra.

Ma mentre in Calabria si sviluppa la rissa elettorale, un governo di unità nazionale, ferocemente anti proletario, assembla chi litiga nella competizione elettorale regionale.

Un PD rissoso e notabilare, un Movimento 5Stelle che innesta sul suo populismo demagogico un governismo spudorato, un ex presidente della Regione che raccoglie una coorte di reduci, un demagogo che, non più ricandidabile come sindaco di Napoli, cerca una nuova avventura in Calabria aggregando ex finiani e una galassia di forze di estrema sinistra prigioniere di un misero elettoralismo, si pongono contro queste destre.
In realtà, dal momento che nessuna di queste forze di pseudo sinistra rappresenta il mondo del lavoro e degli oppressi, la destra si trova un campo sempre più desolatamente libero.

Decine di migliaia di lavoratori calabresi per tanto non andranno a votare.

Una legge elettorale anti democratica impedisce la partecipazione alle forze che stanno fuori dal coro.
E' un grave vulnus democratico.

Il PCL, che prima delle elezioni pone la fedeltà al suo campo sociale di riferimento, non può non dare che un'indicazione di astensione e, nello stesso tempo, chiama tutte le avanguardie del mondo del lavoro e degli oppressi e tutti i comunisti e le comuniste conseguenti a raccogliersi sotto le sue bandiere".

E' quanto si legge in una nota del Partito Comunista dei Lavoratori.