Regionali, ancora scintille nel centrosinistra. Oliverio contro Bruni e Graziano: "Falsi rinnovatori"

oliverio2"Oltre il danno la beffa: noi, che da sempre ci siamo battuti contro la 'ndrangheta e la corruzione, pagando spesso di persona, dobbiamo ora subire l'onta del tentativo di discredito e di emarginazione da parte di falsi novelli rinnovatori, sorti dal nulla". Lo afferma l'ex presidente Mario Oliverio, ricandidatosi da indipendente alla presidenza della Regione Calabria, in un post su Facebook con il quale replica alle dichiarazioni rilasciate dal commissario del Pd Stefano Graziano e dalla candidata presidente per il centrosinistra Amalia Bruni.

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"Il sig. Graziano", ribatte Oliverio, "sottolinea come io sia in politica da troppo tempo. Dimentica, però, di dire che lo sono sempre stato con il pieno sostegno dei calabresi e l'ultimo successo del Pd e del centrosinistra alla Regione è quello che mi ha visto candidato a presidente, dopo averne acquisito il diritto attraverso elezioni primarie". "Quando, invece, hanno imposto tutto da Roma, con il contributo attivo del signor Graziano, inventando la candidatura di Callipo", aggiunge l'ex presidente, "sprecando paroloni sul novello Olivetti di Calabria, concordando con lui un codice per la selezione delle candidature, imperniato su criteri arbitrari e strumentali, alla fine, la conclusione è stata una sconfitta rovinosa, con il loro campione che dopo alcuni mesi scappa dalle proprie responsabilità dimettendosi da consigliere regionale".

"Ora, a meno di due anni di distanza, causa la morte della compianta presidente Santelli e il ricorso ad elezioni anticipate, rischia di ripetersi, in forma ancor più grave, la stessa rovinosa sconfitta", paventa Olverio. "Anche stavolta una girandola di candidati prima di arrivare alla dottoressa Bruni, con la pervicace volontà di voler imporre le candidature da Roma, senza primarie, rispolverando quel famigerato vecchio codice per le candidature arbitrario e strumentale con in più una sorta di 'campagna acquisti' di candidature al fine di impedirmi di contrastare con una mia lista una siffatta deriva rovinosa del Pd e del centrosinistra".

Secondo Oliverio "la Bruni ritenendo di essere al di sopra di tutto e tutti, dispensa, di suo, patenti assolutorie per i suoi candidati e condanne infarcite di pregiudizi e di falsità per i candidati delle altre liste, a partire dalla mia". "Vorrei ricordare alla dottoressa Bruni che io non ho mai offerto la mia lista a lei e quindi quel 'rifiuto' di cui parla in un'intervista lo rispedisco al mittente", puntualizza Oliverio. "Ho solo cercato, invece, fino alla fine, di evitare alla sinistra un'ulteriore sconfitta rovinosa, con la conseguente distruzione di un patrimonio costruito in più anni, da tanti di noi, con sacrifici e impegno quotidiano". "Per questa via il centrosinistra diventa odioso, espressione di prevaricazioni, pregiudizi e furbizie opportunistiche", accusa l'ex presidente della Regione. "Tutto questo anche grazie al Pd romano e al commissario liquidatore Graziano. Ora basta! Quanto tempo occorre ancora per scacciare questi falsi profeti dalle comode posizioni da cui agiscono? Noi pensiamo che il tempo è già arrivato e a partire dal 3 e 4 ottobre inizierà la riscossa".