Tirocinanti, Carrozza (Sinistra Italiana): “Basta con le false promesse e le illusioni”

"Era il 2006 quando 6520 lavoratori della mobilità in deroga sono stati trasformati in tirocinanti, ossia in 'Ectoplasmi del Precariato'. Di questi 4710 sono stati impiegati negli enti pubblici,843 nel Ministero della Giustizia e distribuiti negli uffici dei Palazzi di Giustizia calabresi, 567 nell'area del MIBACT e assegnati nei musei e nei parchi archeologici, e 400 impiegati nelle scuole come assistenti di base. Quindici anni di aspettative, di ansie, di speranze tradite, di lavoro e di fatica effettivamente espletati nella Pubblica Amministrazione con stipendi, si fa per dire, di 500 euro mensili, privi di ogni diritto, senza dignità, factotum impiegati in percorsi formativi che non si sono mai tradotti in lavoro per padri e madri di famiglia che il posto di lavoro lo avevano e che hanno perso, poi parcheggiati nel piazzale di attesa della mobilità in deroga e infine gettati nelle acque stagnanti dei tirocini, in quel limbo dove ha imperato l'eterna attesa che il tirocinio si potesse trasformare in contratto di lavoro vero, con salari dignitosi e con il riconoscimento dei diritti previsti nel CCNL. Ma nulla è eterno, nemmeno i tirocini e alla fine del tunnel non si intravede nemmeno uno spiraglio di luce. Il percorso formativo dei lavoratori tirocinanti non si è concluso con il raggiungimento dell'obiettivo tanto agognato del lavoro, ma con la fin, già sopraggiunta nei mesi scorsi, di migliaia di contratti, mentre per i restanti tirocinanti ancora all'opera questi scadranno a settembre.

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"Alle fila interminabili di disoccupati, agli inattivi, ai precari interinali, co.co.co. calabresi dobbiamo sommare anche i tirocinanti con le loro famiglie prive di reddito o monoreddito spesso derivante dalle pensioni. La Calabria è una bomba sociale ad orologeria, mentre le 'ndrine si arricchiscono e lubrificano con il loro 'grasso rancido' le catene di montaggio del crimine e del malaffare, le uniche che funzionano e che muovono un'economia drogata e illegale, fondata sull'illegalità.

I tirocinanti sono lavoratori che meritano risposte risolutive e non di essere sfruttati dallo Stato e dalle sue diramazioni istituzionali che invece dovrebbero tutelare e regolarizzare, restituendogli la tranquillità e invece anche l'ultima interlocuzione fra Regione Calabria e il tavolo interministeriale guidato dalla Funzione Pubblica è fallita miseramente così come il tentativo di proroga dei contratti da inserire nel Decreto Sostegni. Sinistra Italiana della Calabria è solidale e si pone decisamente al fianco dei lavoratori tirocinanti e intima alla Giunta Regionale di centro-destra e al Governo Draghi di interrompere l'agonia sociale ed esistenziale in cui vegetano da tempo migliaia di famiglie calabresi e di onorare il debito che Stato e Regione Calabria hanno con i tirocinanti assumendoli regolarmente negli Enti per i quali hanno lavorato in questi lunghi 15 anni e nei rispettivi ruoli per cui sono stati formati e sfruttati, tappando le falle delle piante organiche.

Sinistra Italiana dice basta con le false promesse e le illusioni, la ripartenza e la resilienza si raggiungono con la dignità e il lavoro, quello vero e regolato dal CCNL, per cui Spirlì, Draghi e Brunetta applichino la Costituzione Italiana che non contempla la dittatura e la restaurazione neoliberista, che peraltro una Repubblica democratica fondata sul Lavoro non può legittimare".

Così Giuseppe Carrozza della segreteria regionale di Sinistra Italiana.