Il 24 maggio ricorre la giornata del terapista occupazionale, istituita dall'AITO – Associazione Italiana Terapisti Occupazionali, con l'art. 27 del suo Statuto.
La Terapia Occupazionale è una professione sanitaria della riabilitazione che promuove la salute e il benessere della persona attraverso l'occupazione. È un processo riabilitativo che, adoperando come mezzo privilegiato le molteplici attività della vita, coinvolge la persona nella sua globalità, con lo scopo di supportarne l'adattamento fisico, psicologico e sociale, e di migliorarne quindi complessivamente la qualità di vita, pur in presenza di una disabilità.
La figura professionale del terapista occupazionale è essenziale per fronteggiare adeguatamente patologie che producono limitazioni all'autonomia delle persone e alla loro capacità di vivere attivamente la propria esistenza, senza limitazioni di età, dalla nascita all'adolescenza, fino all'età adulta e geriatrica; i campi di intervento del t.o. spaziano da quello ortopedico a quello reumatologico, da quello neurologico a quello psichiatrico.
Purtroppo, a ormai quasi venticinque anni dal suo riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico (avvenuto con il D.M. n.136 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n°119 del 24 maggio 1997), tale figura non gode ancora della dovuta considerazione nella nostra realtà regionale. Depongono in tal senso vari indici, tra i quali la presenza di Linee Guida regionali non aggiornate e l'inadeguata considerazione nelle politiche di reclutamento del personale delle strutture sanitarie pubbliche (si veda, da ultimo, il mancato inserimento dei terapisti occupazionali nell'ultimo piano assunzionale adottato dall'ASP di Reggio Calabria e il mancato inserimento nei servizi ADI sempre da parte della stessa). È peraltro indubbio che la specifica funzione sanitaria che la Terapia Occupazionale è chiamata normativamente ad assolvere dovrebbe tradursi nella prescrizione di tale prestazione riabilitativa da parte dei medici in tutti i casi nei quali ve ne sia la necessità; i dati relativi all'esperienza calabrese, senz'altro insoddisfacenti anche su tale fronte, inducono a porsi più di un interrogativo circa l'effettiva e generalizzata conoscenza di questa branca della riabilitazione. In tutto questo, non ha certo aiutato la chiusura del corso di Laurea di Terapia Occupazionale presente a Catanzaro fino a qualche anno fa.
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All'interno del non favorevole contesto operativo appena descritto, le Commissioni d'Albo regionali con i relativi presidenti e vice-presidenti, Rosangela Licciardi e Domenico Carvelli (Cosenza), Domenico Pinelli e Maurizio Alcaro (Reggio Calabria), nonché la referente dell'Ordine a Catanzaro, Valentina Rubino, stanno conducendo, con il sostegno dei presidenti degli Ordini territoriali TSRM-PSTRP di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, Giovanni de Biasi, di Reggio Calabria, Massimo Morgante, e di Cosenza, Salvatore Liserre, ogni possibile sforzo utile all'affermazione e al consolidamento della presenza dei terapisti occupazionali sul territorio e del riconoscimento sociale della loro attività. A giorni sarà attivo il sito web della professione, all'indirizzo www.terapistioccupazionalicalabria.it.