Cannabis light: come scegliere il negozio di fiducia

Il business della cannabis light legale è realtà da diversi anni nel nostro Paese. Quando lo si chiama in causa, si inquadra un giro d'affari che supera i 100 milioni di euro annui e una filiera che occupa oltre 10mila persone.

Nonostante i passi in avanti da fare siano ancora numerosi, i consumatori sono sempre più interessati ai prodotti. I numeri in crescita lo dimostrano e portano chi si approccia al mondo della cannabis light a farsi diverse domande. Tra queste, rientrano gli interrogativi relativi ai criteri di scelta del negozio di fiducia. Se sei qui, significa che anche tu ti stai chiedendo come selezionare il migliore. Perfetto! Non devi fare altro che seguirci nelle prossime righe di questo articolo per scoprire alcuni consigli.

Chiarezza in merito alle normative

Quando si parla di consigli per la scelta dello shop - sia fisico, sia online - di cannabis light migliore in assoluto, un doveroso cenno deve essere dedicato alla chiarezza relativa alle normative vigenti.

Sul sito o sul materiale cartaceo disponibile presso il punto vendita, deve essere scritto innanzitutto che la cannabis venduta è caratterizzata da un contenuto di THC, principio attivo psicoattivo per eccellenza, bassissimo. Per essere precisi, la Legge 242/2016 prevede un quantitativo massimo pari allo 0,2%.

Inoltre, è fondamentale esplicitare che la marijuana legale la cui vendita è stata consentita più di 4 anni fa dal testo normativo sopra citato non ha effetti terapeutici (per quanto riguarda questi ultimi, bisogna fare riferimento a un'altra legge, risalente al 2006).

Varietà di prodotti

Chi pensa che i vantaggi della cannabis light si limitino solo alla possibilità di "fumare" senza sballarsi si sbaglia di grosso! Gli imprenditori che amano davvero questa pianta e che ne comprendono le potenzialità puntano anche sulla fibra tessile, tra le più sostenibili in assoluto (è realizzata a partire da una pianta resiliente, indi anti consumo di suolo, e capace di crescere con una quantità di risorse idriche notevolmente inferiore rispetto a quella di altre specie, come per esempio il cotone).

Alla luce di ciò, ricordiamo che, se si è alla ricerca di uno shop di cannabis di riferimento, può valere la pena prendere in considerazione le realtà che, nel loro portafoglio prodotti, includono vestiti e accessori in fibra tessile.

Attenzione ai certificati

Come sicuramente saprai, gli shop - parliamo sempre sia di negozi fisici, sia di e-commerce - di cannabis light vendono anche sementi. La coltivazione casalinga della canapa a basso contenuto di THC è ammessa, ma bisogna fare attenzione a chi ci si rivolge. Per avere la certezza di procedere in maniera totalmente legale all'acquisto del prodotto sopra ricordato, è necessario accertarsi che il negoziante fornisca il certificato di iscrizione al Registro Europeo delle Sementi.

Customer care di qualità? Sì, grazie!

La cannabis light è diventata per tantissime persone un prodotto di uso quotidiano. Per rendersene conto basta ricordare che, nelle grandi città dove per motivi legati all'emergenza sanitaria sono spariti i turisti stranieri, i "nuovi" clienti sono gli anziani, che acquistano per esempio le tisane alla canapa ad alto contenuto di CBD (detto anche cannabidiolo, principio attivo che, a differenza del THC, non provoca effetti collaterali ma favorisce anzi un rilassamento piacevole).

Questo successo ha portato i brand del settore a implementare il customer care, soprattutto social. Ciò significa che, nel momento in cui si valuta quale shop di cannabis light scegliere, è bene controllare, tra i vari aspetti, come vengono gestite le risposte sulle pagine ufficiali, così come quelle in chat. Si tratta di un segno importante di attenzione nei confronti della soddisfazione del cliente (esattamente come la rapidità nelle consegne, obiettivo che ha portato diverse aziende a creare dei servizi di delivery ad hoc).