'Ndrangheta, Klaus Davi: "Gli attacchi dei Mancuso? Vuol dire che lavoriamo bene"

"Gli attacchi del clan Mancuso al nostro operato confermano che abbiamo lavorato bene e ciò emerge a distanza di ben tre anni. Quando Alberto Micelotta e io andammo alla villa dei Mancuso a Nicotera sapevamo che correvamo dei rischi ma ce ne siamo infischiati e abbiamo fatto il nostro lavoro. Il fatto che poi i nostri servizi siano stati denigrati – secondo le intercettazioni uscite ieri e pubblicate da diversi siti – dalla allora fidanzata di Emanuele Mancuso dimostra che intervistando Giuseppe Mancuso abbiamo toccato un nervo sensibile. Non solo: i carabinieri mettono agli atti che la nostra intervista ha svelato le vere intenzioni di Giuseppe verso il fratello Emanuele, il quale si voleva pentire, cosa poi accaduta, ed è un bene per la collettività e la ricerca della verità. L'episodio dimostra quanto i clan siano attenti alla comunicazione e colgano ogni sfumatura. A essere distratte, piuttosto, sono le istituzioni. Ma in fondo è meglio così. Noi facciamo il nostro lavoro e continueremo a farlo, a volte meglio soli...". Lo ha dichiarato Klaus Davi.

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"Per quanto mi riguarda sono contento di aver potuto proseguire il mio lavoro con Paolo Liguori a Mediaset; un'attività che sta portando a risultati importanti", ha concluso il giornalista e massmediologo.