Dimore storiche: un patrimonio Calabrese su cui investire

Con il suo patrimonio di residenze d'epoca, castelli, ville, palazzi, case, cascine, giardini e tenute agricole, oltre 800 presidi culturali e in alcuni casi dei veri e propri marcatori identitari distintivi, la Calabria ha tutte le carte in regola per competere al pari di altre regioni, sul piano del turismo delle dimore storiche. Su di esse bisogna scrivere e promuovere lo storytelling inedito di una Calabria straordinaria ancora ad oggi inesplorata e che, invece, può intercettare nuovi segmenti turistici internazionali.

È, in sintesi, quanto ha sostenuto Pina Amarelli, Presidente del Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli e membro del consiglio nazionale dell'ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane la cui sezione calabrese è presieduta dall'ambasciatore Gian Ludovico De Martino, in un'intervista pubblicata sulle pagine del prestigioso quotidiano economico-finanziario Il Sole 24 Ore.

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Per Amarelli e De Martino il modello da seguire è quello veneto delle Ville Palladiane sia per quanto riguarda la valorizzazione che il sostegno delle istituzioni ai privati. "Rappresentano – si legge nel servizio – un sistema complesso di enorme valore paesaggistico, 4000 residenze che hanno determinato l'identità culturale dei luoghi e oggi rappresentano un eccezionale sistema turistico diffuso. Producono cultura, gastronomia, tradizioni, natura e attività imprenditoriali. L'istituto regionale veneto, che si occupa della catalogazione, del restauro e della valorizzazione, interviene direttamente con la concessione dei supporti finanziari ai proprietari".

Una terra come la Calabria è culla di un patrimonio significativo che, se ben mantenuto e gestito, potrebbe dare un contributo importante allo sviluppo dei territori.

Ammontano a circa 2 milioni di euro le risorse finanziarie che la Regione Calabria prevede di investire nel prossimo autunno. Ad esprimere plauso all'assessore alle attività produttive Fausto Orsomarso sono Amarelli e De Martino, manifestando soddisfazione sia perché per la prima volta la Regione Calabria guarda con attenzione strategica al patrimonio delle dimore storiche, sia per l'interlocuzione proficua avviata con l'ADSI.