"La sanita' in Calabria e' a livelli insostenibili, ancor piu' aggravati dalla pandemia". A dirlo e' stato il presidente ff della Giunta regionale Nino Spirli', nella sua informativa al Consiglio regionale nel corso della quale, parlando del commissario alla sanita' Guido Longo, ha detto: "qui da poliziotto ha svolto la sua battaglia contro la malavita, e credo che questa battaglia, anche da Commissario la debba riprendere, perche' di malavita nella nostra sanita' ce n'e' ancora tanta". "E' nota a tutti la mia contrarieta' al Decreto Calabria Bis - ha ricordato Spirli' - ma ugualmente abbiamo fin da subito dato sostegno e collaborato con la struttura commissariale. Abbiamo disposto un finanziamento di 175 mln di euro per investimenti e nuove assunzioni, e fornito un adeguato supporto tecnico con il nostro Dipartimento per le politiche nazionali e comunitarie". Nel rivolgere un pensiero a "quanti non ci sono piu' e ai loro familiari che non hanno potuto ne' assisterli ne' rivolgere loro un ultimo saluto", il presidente ff ha sottolineato il lavoro "straordinario basato sulla necessita' di dover fornire un sostegno ed una risposta alle esigenze del territorio. Pur nella confusione delle norme vigenti abbiamo fronteggiato l'emergenza istituendo con nostre ordinanze le zone rosse ed erogato ingenti risorse per favorire nuove assunzioni". Spirli' ha citato un dato per delineare il quadro della situazione calabrese: "Negli ultimi 10 anni sono stati investiti in sanita' 15 euro pro capite, a fronte dei 45 del resto d'Italia". Ma ha anche ricordato che le troppe criticita' e inadempienze del Piano di rientro del 2009 non hanno consentito di raggiungere l'equilibrio economico-finanziario nel settore. "E con i due Decreti Calabria - ha aggiunto - la Regione e' stata totalmente esautorata dai poteri di programmazione e coordinamento. La conseguenza e' stata l'aumento del deficit che si stima sia di circa 3 mln di euro, mentre i posti letto per ogni 1000 abitanti sono diventati 19 in un contesto italiano che ne registra 41". Spirli' ha anche informato l'Aula di aver mandato un appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi, per sollecitare un intervento straordinario dello Stato, "che imponga - ha detto - la verifica e la determinazione certa del debito e disponga il suo azzeramento. La nostra regione parte da una situazione di svantaggio. Siamo qui per chiarire un po' di cose, anche a chi queste cose gia' dovrebbe saperle. Chi e' piu' anziano di me in quest'Aula lo dovrebbe sapere. Il prefetto Guido Longo e' arrivato nel momento piu' drammatico e non poteva che essere accolto in amicizia, e pur non potendo condividere responsabilita', non avremmo mai potuto lasciarlo da solo nell'azione, ma non nella decisione".
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Nell'ultima parte del suo intervento Spirli' ha informato di essersi rivolto ai Ministri della Salute Roberto Speranza, e dell'Interno Luciana Lamorgese, oltre che al sottosegretario di quest'ultimo Ministero Nicola Molteni, e ai rispettivi Capi di Gabinetto affinche' venga creato un team di ispettori che indaghino sulla vicenda del Sant'Anna Hospital di Catanzaro, "sul quale aleggia una strana confusione, in cui il gossip, il pettegolezzo sta prendendo il posto della verita', e noi abbiamo bisogno della verita'". Ed ancora la vicenda di Villa Bianca, "nella quale si possono e si devono recuperare 100 posti di degenza". Spirli' ha quindi elogiato l'azione dell'Esercito in Calabria. "Abbiamo chiesto aiuto e ci e' stato dato il migliore. Assieme all'Esercito stiamo dando una grande mano di aiuto al Commissario Longo. Ma abbiamo avuto il sostengo anche di molti Sindaci, e della Protezione Civile che ci hanno consentito di portare il numero di vaccinazioni quotidiane dalle iniziali 2.500, ai 19.000 di sabato scorso. Siamo capaci di mantenere questi numeri - ha confermato Spirli' - e vogliamo che i vax-day siano in tutti i giorni della settimana. Mi auguro - ha concluso - che questa velocita' presto raddoppi. La nostra sanita' ha una gamba offesa e non puo' certamente andare di pari passo a ben altre sanita' che delle nostre debolezze si sono ingrossate e ingrassate. Il paragone non puo' reggere. E se si puo' accettare il finto assolto menzognero di fuori regione, non posso accettare l'attacco dal Pollino in giu' o dallo Stretto in su. Perche' non e' giustificabile".
«Per la Sanità calabrese l'unica soluzione percorribile è un intervento straordinario dello Stato che non sottragga alla Regione i poteri di organizzazione e di coordinamento, ma imponga, attraverso un piano straordinario, la verifica e la determinazione certa del debito e il conseguente azzeramento di tutte le pendenze pregresse. In tale direzione, nei giorni scorsi, ho inviato una richiesta accorata al presidente Draghi, in quanto convinto che, senza l'azzeramento del debito sanitario, questa regione non potrà mai ambire a offrire ai propri cittadini il sacrosanto diritto alla salute».
È quanto ha dichiarato oggi il presidente della Regione, Nino Spirlì, in apertura dei lavori della seduta del Consiglio regionale dedicata alla situazione della Sanità calabrese.
«Noi – ha affermato – siamo al fianco del commissario ad acta. Il prefetto Longo è arrivato in Calabria nel momento più drammatico della storia dell'umanità e non poteva che essere accolto in amicizia. In qualità di rappresentanti eletti o nominati, non avremmo potuto lasciarlo solo».
IL CASO SANT'ANNA
«È delle ultime ore – ha detto ancora il presidente – una mia lettera, indirizzata ai ministri Speranza e Lamorgese, ai rispettivi capi di gabinetto e al sottosegretario Molteni, in cui chiedo che venga disposto un team di ispettori sul caso Sant'Anna. Certi atteggiamenti non possono essere più tollerati. Chi ha sbagliato dovrà pagare».
«Su Villa Bianca – ha aggiunto – non è più possibile aspettare che si coordinino interessi che devono essere dichiarati. Questa struttura può e deve recuperare 100 posti di degenza».
«Il generale Pirro – ha rilevato Spirlì – è al fianco del commissario Longo nella campagna vaccinale e sta dando una grande risposta alla nostra terra. Chiunque altro ci avrebbe lasciato il dubbio, l'Esercito no. Abbiamo ottenuto risultati a Cosenza, Catanzaro, Lamezia Terme e nella Piana».
LE VACCINAZIONI
«Sulle vaccinazioni, siamo passati dalle 2.500 somministrazioni al giorno alle 12mila di venerdì, alle 19mila di sabato e alle 15mila di domenica scorsi. Questi numeri sono possibili solo utilizzando la piattaforma, gestita in maniera centralizzata dalla struttura che è all'apice: commissario, Protezione civile ed Esercito. Le 23mila schede mancanti – ha detto il presidente – stanno per essere inserite in piattaforma e confluiranno nei dati che saranno ufficiali a livello nazionale».
«La nostra sanità – ha evidenziato Spirlì – è offesa e non può andare con lo stesso passo di altri. Chi attacca in maniera strumentale la Regione non rende un buon servizio. Ereditiamo un dipartimento azzoppato, ma che, grazie al direttore generale Brancati, sta ritrovando una propria dignità, col passo lento di chi deve costruire sulla roccia e non sulla sabbia».
L'EMERGENZA
«L'emergenza sanitaria in Calabria ha raggiunto, da anni, livelli ormai insostenibili. La pandemia – ha spiegato – ha di fatto aggravato la situazione facendo emergere l'incapacità del sistema sanitario regionale di offrire livelli minimi di assistenza sanitaria. Sebbene abbia manifestato pubblicamente la mia contrarietà alla riproposizione del Decreto Calabria, ho inteso, fin dal primo giorno, insieme alla Giunta, avviare un percorso di collaborazione e di sostegno alle attività che l'organo commissariale ha inteso perseguire».
IL DIPARTIMENTO SALUTE
«Tra i primi atti posti in essere – ha sottolineato –, vi è stata la decisione di sancire formalmente il supporto di tutte le risorse umane e strumentali del dipartimento Salute che, a seguito di deliberazione della Giunta regionale, sono stati formalmente messe a disposizione della struttura commissariale. Abbiamo inoltre avviato una serie di manifestazioni di interesse per l'assunzione di funzionari e personale dirigente per completare ulteriormente il contingente del dipartimento».
«La Giunta, inoltre – ha continuato –, ha recentemente completato l'iter di assegnazione di 175 milioni di euro, per investimenti e per l'assunzione di nuove professionalità nel servizio sanitario regionale e per favorire una più celere attuazione delle relative procedure di spesa».
«Con senso di responsabilità, nonostante la confusione dettata dalle norme vigenti che attribuiscono al commissario ad acta l'attuazione del piano operativo Covid e del piano vaccinale, abbiamo fronteggiato – ha puntualizzato il presidente – l'emergenza istituendo le zone rosse, approntato un piano straordinario di riconversione delle strutture per l'ampliamento dei posti letto e distribuito ingenti risorse per far fronte alle nuove assunzioni, grazie, soprattutto, a un costante lavoro degli uffici regionali, dei dipartimenti di prevenzione e di tanti amministratori locali».
«Per rappresentare il quadro del nostro sistema sanitario – ha concluso Spirlì – basterebbe un solo dato: nell'ultimo decennio nelle strutture sanitarie calabresi sono stati investiti circa 15 euro pro capite, mentre, nello stesso periodo, la media nazionale è stata di 45 euro. Il Piano di rientro della Regione Calabria, del 2009, prevedeva una serie di interventi finalizzati a ristabilire un equilibrio economico-finanziario. Ma così non è stato. Troppe le criticità e le inadeguatezze che hanno portato alla nomina di commissari e a vari interventi del Governo culminati con i due Decreti Calabria che, di fatto, hanno completamente esautorato la Regione di poteri di organizzazione e coordinamento».