L'annuncio del CNAL: "Il 1 maggio rischia di trasformarsi in protesta, vogliamo lanciare messaggio al Governo"

"La pandemia ha spento quasi 3 milioni di vite nel mondo. Ma in Italia c'è un'altra emergenza: quasi un milione di posti di lavoro persi nel 2020... e un altro milione a rischio nel 2021". A dichiararlo è Il segretario regionale CNaL, Sergio Marino.

"Sono numeri da capogiro - continua il segretario - che danno la dimensione della tragedia che si sta consumando nel nostro Paese.

Per questo la Confederazione Nazionale dei Lavoratori (CNaL) ha deciso di utilizzare la ricorrenza del 1 Maggio per lanciare un messaggio preciso al Governo e ai lavoratori: 'l'Italia rinasce con il lavoro, con la partecipazione e la cogestione dei lavoratori alle attività di impresa'".

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"I numeri sono impietosi: quattro miliardi di ore di cassa integrazione con una perdita reddituale media pro-capite di circa 7 mila euro. Settori economici importanti completamente in ginocchio, dai lavoratori dello spettacolo a quelli del fitness, completamente dimenticati dal Governo in quest'anno e mezzo di chiusure forzate".

"Ecco dunque come la festa del 1 maggio rischia di trasformarsi in una protesta - aggiunge Marino - per la mancanza di una visione unitaria sulle politiche da adottare per rilanciare l'economia: una video conferenza nazionale dalle principali città italiane e dai principali luoghi di lavoro colpiti dalla crisi occupazionale ed in particolare da Napoli, Roma, Milano, Reggio Calabria e Palermo.

La Calabria sconta ancora non solo un numero in crescita di positivi al virus, ma soprattutto una Sanità pubblica piegata e depauperata da anni di incuria e di malgoverno: per questo il collegamento avverrà da uno dei luoghi simbolo del fallimento della politica, locale e nazionale, la Casa della Salute di Scilla, la sintesi del fallimento di un modello di sanità che è rimasto solo sulle carte.

Nessun proclama - conclude il segretario- ma una serie di testimonianze e di proposte per la nostra terra e per la nostra gente".