'Virtual Tour' in Calabria, Nucera (La Calabria che vogliamo): "Serve azione di marketing territoriale più forte"

Martedì 13 aprile, il presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì ha annunciato il nuovo progetto regionale "Virtual tour" che, nella fase iniziale, metterà in rete 12 località della Calabria da far conoscere al mondo. L'iniziativa è servita anche per far insediare ufficialmente la Consulta dei calabresi nel mondo.

Giuseppe Nucera del Movimento 'La Calabria che vogliamo', pur plaudendo per l'insediamento della Consulta, non condivide le linee strategiche elaborate dalla Regione. "Si insiste con un'impostazione oramai datata, che non valorizza a dovere le potenzialità della nostra terra. Se l'idea è quella di avviare i 'virtual tour', bisognerebbe farlo non soltanto nelle località turistiche, ma in tutte le principali infrastrutture calabresi".

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"Serve un'azione forte e penetrante di marketing territoriale - aggiunge Nucera - che punti in modo deciso al coinvolgimento dei calabresi residenti all'estero che hanno saputo fare impresa e ottenere gratificazioni professionali importanti. Da qui, creare una rete di relazioni e iniziative che coinvolga i calabresi che vivono in questa terra, in modo da creare una sinergia propositiva e di valore".

"Una simile filosofia - sottolinea - riuscirebbe ad incidere concretamente sul miglioramento della purtroppo pessima reputazione che la Calabria soffre al di fuori dei confini regionali. Il ruolo della Consulta di calabresi nel mondo è importante e va focalizzato su obiettivi strategici, a differenza di quanto fatto sino a oggi. Bisogna fuoriuscire da una visione fatta di sagre e balletti e creare un nuovo sistema progettuale, che riesca davvero a integrare l'eccellenza degli imprenditori calabresi trapiantati all'estero".

"Uno dei punti cardine alla base del nostro movimento prevede una intensa sinergia tra i calabresi residenti all'estero e le migliori energie produttive ed imprenditoriali rimaste sul nostro territorio. I delegati delle varie associazioni di calabresi all'estero da testimoni dei nostri valori devono diventare veri e propri 'Agenti di Sviluppo' che mettono in relazione gli imprenditori di origini calabresi residenti fuori dall'Italia con quelli rimasti in Calabria. Da questa connessione possono e devono nascere progetti concreti, proposte di investimenti sul nostro territorio e nuove realtà imprenditoriali. Le potenzialità legate al consolidamento di una simile sinergia, anche in termini di marketing territoriale, sono enormi".

"Su questi temi - si legge a conclusione - ci eravamo confrontati durante la campagna elettorale verso le elezioni regionali con la compianta Jole Santelli, che aveva sposato e condiviso appieno le strategie del movimento 'La Calabria che vogliamo'. Su questa identità di vedute, che accomuna anche il presidente della Federazione dei Circoli Calabresi Italiani Salvatore Tolomeo, è poi nata la volontà di sostenere la sua candidatura a Governatrice della Calabria".