Turismo, Unc: “Servono certezze per questa estate”

Secondo i dati resi noti oggi dall'Istat, i viaggi dei residenti in Italia nel 2020 toccano il loro minimo storico: 37 milioni e 527 mila, con una drastica flessione delle vacanze, che scendono del 44,8% rispetto al 2019.

"Uno tsunami! I dati del tracollo della domanda turistica dimostrano la gravità della situazione. Urgono misure perché almeno per questa estate, da giugno a settembre, le vacanze possano ripartire in modo regolare, pur nel rispetto dei protocolli anti-Covid" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.

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"I consumatori sono ancora resti a prenotare le vacanze estive visto che nessuno dà la benché minima garanzia di quello che si potrà fare, dove si potrà andare, in che regioni. Fino a che regna sovrana l'incertezza, le prenotazioni non potranno decollare. Visto che ora la campagna vaccinale sembra andare in modo più spedito, per quanto ancora troppo a rilento, a costo di restare chiusi anche a maggio per abbassare ulteriormente la curva dei contagi, serve che il Governo garantisca le riaperture almeno per i mesi estivi come hanno fatto altri Paesi" prosegue Dona.

"Inoltre, vanno garantiti i turisti che, in caso di improvvise misure restrittive, non scattino nuovamente provvedimenti kamikaze come quelli dello scorso anno, quando a fronte di vacanze, viaggi e pacchetti turistici annullati, ai clienti non venivano ridati i soldi ma solo voucher" conclude Dona.