PSR Calabria, ConfColtivatori: “L’assessore Gallo ignora problematiche serie e più volte segnalate”

"Volevamo gestire queste problematiche in maniera diversa, purtroppo l'Assessore Gallo, ignorando le varie comunicazioni inviategli da qualche mese a questa parte, non ci ha dato altra soluzione che quella di manifestare pubblicamente il nostro disappunto e la nostra delusione.
Avevamo chiesto, con lettere protocollate, come Organizzazione Professionale Agricola che l'Assessore al ramo ed il D.G dott. Giovinazzo si interessassero di due problematiche urgenti che stanno colpendo in un caso il comparto forestazione, nell'altro il territorio di Casali del Manco.

Nel PSR dedicato alla forestazione ed in particolare nelle misure 8.3 e 8.5, sono previsti, nelle pinete e/o impianti di conifere, interventi consistenti in una "miglioria forestale" (cioè un diradamento "dal basso") queste misure consentono solo lavori di "sfollo e diradamento" con l'eliminazione di piante di piccole dimensioni. In poche parole questi interventi non intaccano la provvigione minimale e sono considerati interventi "una tantum", pertanto dopo il collaudo del progetto PSR si potrebbero eseguire interventi di taglio colturale nel pieno rispetto della Legge Forestale 45/2012 e delle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale.

I suddetti interventi PSR (miglioria forestale, sfolli e diradamenti), vengono autorizzati dagli Uffici preposti come interventi di taglio colturale, fissando nella stessa concessione un tempo di ritorno di 10 anni!!!
Inoltre tutte le misure PSR relative alla forestazione prevedono anche il finanziamento dei Piani di Gestione e Assestamento Forestale; è a dir poco inutile oltre che paradossale finanziare un Piano di Gestione nel 2020 per concedere un primo intervento nel 2030. Significa che si finanzia il nulla!

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"Questa problematica sta mettendo in seria difficoltà buona parte dei soggetti beneficiari, i quali sono orientati a rinunciare al contributo concessogli, insomma il problema ha una doppia sfaccettatura; se si rinuncia si perdono fondi europei, se si accetta nelle condizioni attuali invece si rischia di creare un serio danno alla filiera legno poiché nei prossimi dieci anni ci sarà un serio calo nella produzione del legno, con evidenti ricadute negative in tutto il settore.

L'altro problema invece interessa le aziende ricadenti nei comuni di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta che nel 2017 hanno costituito il comune unico denominato Casali del Manco. In questo caso con il cambio del codice Istat qualche centinaio di aziende agricole non hanno percepito la quota relativa all'indennità compensativa prevista dal PSR mis. 13. Basterebbe inserire nel sistema Sian il nuovo codice catastale per far erogare qualche centinaio di migliaia di euro alle suddette aziende.

Alla luce di quanto affermato si chiede un intervento immediato e tale da alleviare questa difficile situazione, diversamente non si escluderanno iniziative di mobilitazione per la risoluzione sindacale delle vertenze testé esposte".

E' quanto si legge in un comunicato stampa di ConfColtivatori Calabria.