Oltre il Pollino il destino della Calabria

tansi carlo0510di Francesca Gabriele - Ci aveva detto bene il dirigente del Pd, stiano sereni i nostri detrattori, non è vicino alla linea politica Adamo /Oliverio. Ci aveva detto bene, il Nostro, quando consigliava al sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia, responsabile per il Mezzogiorno di Dema, di organizzare la scesa in campo in Calabria del sindaco di Napoli a Roma e di parlare direttamente con i leader politici.

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Se il dialogo con portavoce nazionale di Sinistra Italiana sembra assolutamente distensivo e verso il pieno sostegno a Luigi De Magistris, al momento non ci sarebbero aperture da parte del Pd. Fermissima rimane la posizione dei dirigenti locali esternata nelle interviste che ci hanno rilasciato: "Il candidato a governatore si sceglie in Calabria e con un programma ben preciso ed articolato". In sintesi: il populismo ha fallito e non è più credibile. Per essere ancora più chiari: "Non si può morire di populismo".

Le ipotesi sono tutte aperte, De Magistris e Carlo Tansi i protagonisti in queste ore. Le domande e i dubbi: Tansi, che alle scorse regionali ha corso da solo e ha incassato un discreto risultato, cederà sulla candidatura a presidente della Regione? Luigi De Magistris correrà il rischio di candidarsi senza avere il sostegno compatto di tutto il Pd? Sinistra italiana rinuncerà alla candidatura dell'avvocato Anna Falcone? Intanto, Ernesto Cicero, Attivista del movimento Noi, non usa mezze parole: "Fino a quando continueremo a dare deleghe a politici privi di ogni visione collettiva, Roma la farà da padrona". Da Arcore a Roma ci verrebbe da dire per decidere il destino della Calabria. C'è chi inizia a scommettere che alla fine l'ex magistrato, rifiutato dai partiti e voluto dal popolo, non si candiderà.

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