Sanità, Madeo (Azione): "Basta passerelle, Commissario subito"

"Le visite di Ministri e personalità delle istituzioni non possono che fare piacere ai calabresi e noi apprezziamo la volontà di mostrare vicinanza del Ministro Boccia, che ci ha onorati della sua presenza in Calabria. Ma non si può pensare che questa sia la soluzione ai problemi che affliggono la nostra Regione, né che possa servire a mettere in secondo piano la persistente mancanza di una visione complessiva, di un progetto vero, lungimirante e risolutivo per la sanità calabrese".

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Così Francesco Madeo, coordinatore regionale di Azione in Calabria sulla visita del Minsitro Boccia e sulla questione sanità in Calabria, che, ad oggi, vive ancora uno stallo sul nome del Commissario generale, stallo che dura ormai da quasi 20 giorni.

"Sono 20 giorni persi – continua Madeo – 20 giorni in cui siamo rimasti senza guida, senza testa e coordinamento. Una condizione che non ci possiamo permettere e che sta dando vita a una serie di iniziativeda parte delle varie Asp del tutto scollegate fra loro, caratterizzate da approssimazione, fretta di dimostrare a una popolazione preoccupata e arrabbiata che qualcosa si sta facendo, adesso, dopo mesi di immobilismo e colpevole negligenza. Tutto questo unito alla condotta di un Governo che crede di compiacere i nostri corregionali con azioni eclatanti (come la realizzazione di ospedali da campo) senza capire che sono proprio queste le cose che dimostrano, invece, disattenzione, mancanza di ascolto, indifferenza."

"Il Governo non può non sapere che non erano (e non sono) le strutture a mancare in Calabria. Che non è mai stata una tenda, uno spazio creato ad hoc, a rappresentare la soluzione. Il Governo dovrebbe sapere (e lo sa) che di ospedali in Calabria (chiusi, dismessi, non utilizzati) ce ne sono tanti, tantissimi. Che sono stati ridotti all'inattività e all'inutilità dai dieci anni di commissariamento di cui questo Governo è solo l'ultimo dei colpevoli, in ordine cronologico. Ma oggi, adesso, è questo Governo a dover invertire la rotta e se non lo fa la responsabilità è sua e soltanto sua."

"I nostri ospedali HUB (i più grandi e i più efficienti) sono oberati da una pressione mai vista prima e, alcuni, come quello enorme di Cosenza sono quasi interamente convertiti in ospedali Covid, con gravissimo pregiudizio per tutti gli altri malati (che pure continuano ad esserci e a necessitare di cure). Ci sono invece tantissimi ospedali Spoke sul territorio, che potrebbero facilmente essere destinati alla gestione dei malati Covid così da lasciare gli HUB in condizione di continuare a occuparsi dei malati cardiologici, oncologici e non solo."

"Quello che manca adesso in Calabria non è lo spazio in cui curare i malati. È una testa che pensi e che coordini il lavoro delle Asp e delle Aziende ospedaliere. Una testa che davvero si interessi della condizione della sanità calabrese, che osservi, ascolti e prenda decisioni determinanti. Decisioni che siano funzionali a superare l'emergenza, certo, ma anche a porre le basi per una sanità nuova, basi per un futuro che da troppo tempo attendiamo. Manca un Commissario capace, fuori dalle logiche politiche, senza tessere di partito, competente e pronto a cambiare dall'interno un sistema ormai collassato su se stesso."

"Non siamo la terza regione in ordine alfabetico, come dice il nostro presidente facente funzioni Spirlì. Siamo una regione di più di 1milione e 800 mila persone che chiede attenzione, adesso, subito. Siamo lavoratori, professionisti, imprenditori, non un fardello: con le nostre aziende agricole siamo una gamba che tiene in piedi un intero comparto produttivo e il nostro tessuto economico, pur con le sue criticità, è ricco di eccellenze, realtà positive. Il Governo non si comporti come se occupandosi di noi ci stia facendo un favore – conclude Madeo – perché questa è davvero un'umiliazione che i calabresi non meritano e non accetteranno. Il Governo si attivi subito, oggi. Non è il tempo degli incontri di cortesia edelle passerelle istituzionali. Se non hanno ancora capito che non potrà esserci rinascita senza attenzione a questa terra e a queste persone, siamo davvero nei guai."