Confagricoltura promuove le Clementine Antiviolenza

Nata come iniziativa a carattere regionale da un'idea di Confagricoltura Donna Calabria, le "clementine antiviolenza" sono arrivate alla loro ottava edizione, dopo che l'evento è diventato di portata nazionale, condiviso su tutto il territorio italiano. L'attività, a carattere benefico, propone la vendita delle profumatissime clementine calabresi in ricordo di Fabiana Luzzi, bruciata viva dal fidanzato in un agrumeto della Piana di Sibari nel 2013. Da allora, ogni anno, i piccoli frutti arancioni sono stati offerti dalle imprenditrici calabresi per raccogliere fondi da devolvere ai centri della Rete DIRE, luoghi in cui vengono accolte le donne che hanno subito violenza e che si prodigano all'accoglienza telefonica, ai colloqui personali, all'ospitalità in case rifugio aiutando le donne nel loro percorso di uscita dalla violenza.

"Quest'anno – dice la Presidente di Confagricoltura Donna Calabria, Caterina Patrizia Morano - con l'imperversare della pandemia di Covid-19, ci siamo poste il problema di come riuscire comunque a contribuire con il nostro impegno a sostenere le attività poste in essere per la protezione e l'accoglienza delle donne vittime di maltrattamenti e violenze di genere. Nelle scorse edizioni siamo state presenti nelle piazze italiane, offrendo i nostri prodotti in cambio di un contributo di solidarietà da devolvere ai centri antiviolenza. Quest'anno, la celebrazione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea generale delle Nazione Unite, rischiava di non vederci prodigare il nostro impegno. Abbiamo quindi pensato di creare la versione digitale con le "clementine antiviolenza on-line". Questo ci ha permesso di allargare la finestra temporale dell'iniziativa portandola a più di 10 giorni di attività di raccolta fondi. Non solo. Quest'anno le clementine hanno potuto raggiungere capillarmente tutto il territorio italiano, e non più solo alcune città.

Un grande impegno alla riuscita dell'iniziativa è quello prodigato dai Club di Soroptimist International di tutt'Italia, ai quali va il nostro più caloroso ringraziamento, per la sentita adesione in termini di divulgazione ma anche di sostegno diretto."

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Come dicevamo, l'iniziativa nata in terra di Calabria è diventata da qualche anno di carattere nazionale.

"Questi eventi si rendono sempre più necessari e bisogna che le associazioni femminili – dice la Presidente Nazionale di Confagricoltura Donna, Alessandra Oddi Baglioni - si attivino quanto più possibile al fine di individuare tutti gli strumenti volti all'aiuto di quelle donne che sono vittime di violenze di genere, soprattutto in un momento come questo in cui il lockdown può peggiorare la condizione di chi vive situazioni di vessazione e violenza all'interno delle mura domestiche".