Sciopero nazionale USB, il 25 novembre si mobilità anche Potere al Popolo Calabria

"La prima ondata della pandemia da Sars-Cov2 ha evidenziato tutte le criticità dei settori vitali quali la sanità, la scuola ed i trasporti pubblici. Perché se fino all'arrivo della pandemia appariva normale dover foraggiare sanità privata per curarsi o pagare treni costosissimi e quindi non alla portata di tutti e pagare asili e scuole private per riuscire a conciliare i tempi del lavoro con quelli familiari, oggi qualcosa è cambiato". Inizia così una nota di Potere al Popolo Calabria.

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"Le regioni e i vari Commissari che si sono succeduti, investiti della gestione della sanità, hanno distrutto le strutture territoriali della stessa; le politiche messe in atto hanno depotenziato i trasporti ferroviari regionali per firmare costosissime convenzioni con i padroni del trasporto privato su gomma; hanno trasformato le scuole pubbliche in aziende, dirottando fiumi di denaro pubblico verso il sogno di una sanità, trasporti e scuola di "eccellenza". Poi il covid. I pochi ospedali di eccellenza non riescono a far fronte al bisogno, sempre più pressante di cure ordinarie o di terapia intensiva – si legge – il pronto soccorso scoppiano. Il personale medico e infermieristico lavora fino al limite delle forze. E le scuole? Non si può più continuare con le aule pollaio che fino ieri avevano ospitato i figli della classe media ed operaia, pena il diffondersi del virus. Quindi nasce la Dad, sistema improvvisato di scuola a distanza in carenza totale di mezzi e insegnanti; e la dispersione scolastica raggiunge i livelli dell'immediato dopoguerra, specialmente al sud. E che dire dei trasporti? Le migliaia di pendolari che si spostano in affollatissimi treni, metropolitane e bus di città per recarsi giornalmente al lavoro, oggi non potrebbero più farlo".

"Soluzione? Smart working per tutti e chiusura di tutte le attività non essenziali. Per tenere in piedi l'economia essenziale fatta di grande distribuzione di generi alimentari, sanità e logistica, si ricorre a proroghe su proroghe di contratti precari. Il personale che lavora in questi settori deve proteggersi autonomamente dal rischio contagi. Mancano DPI e bisogna comunque correre, correre, per limitare il danno che il covid sta causando – si legge ancora – un modo per limitare i danni, in previsione della seconda ondata, doveva essere la regolarizzazione di tutti i contratti precari e a tempo determinato e l'assunzione di nuovo personale per aumentare l'offerta di posti letto, laboratori di analisi, aule grandi che permettessero il distanziamento necessario e un maggiore numero di mezzi di trasporto pubblici".

"Ma questo governo non ha voluto imparare la lezione e ancora una volta ha messo gli equilibri economici al primo posto e la salute e i diritti delle persone al secondo posto – chiude così Pap – la seconda ondata è più pesante ed estesa della prima, e noi ancora impreparati. Per questo motivo Potere al Popolo Calabria aderisce e supporta lo sciopero indetto da USB Nazionale per il giorno 25 novembre per pretendere i diritti fino ad oggi negati alla salute, al lavoro, alla mobilità, all'istruzione