Ok dalla Commissione al Dl Calabria, il testo approda in Senato. E la sanità privata scende in piazza

Roma Senato Nuova 2La commissione Sanita' di palazzo Madama ha dato il via libera al Dl Calabria. Il provvedimento che prevede misure emergenziali per il servizio sanitario della Regione Calabria e altre misure urgenti in materia sanitaria e' gia' stato approvato dalla Camera e oggi arrivera' in Aula al Senato alle 16.30, come previsto nel calendario.

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"Il decreto Calabria e' stato approvato in Commissione Igiene e Sanita'". Lo annuncia il presidente della Commissione Pierpaolo Sileri, del MoVimento 5 Stelle. "Si tratta - spiega - di un provvedimento molto importante che agisce su piu' fronti: intanto ci sono norme fondamentali per risollevare la sanita' calabrese ridotta al collasso da anni e anni di politiche servite solo, purtroppo, ad aumentare i costi e diminuire i servizi. Ma non solo: stabiliamo che nelle Regioni commissariate i direttori generali potranno essere nominati solo da una graduatoria di merito, sblocchiamo il turn over nelle Regioni in piano di rientro e interveniamo contro la carenza dei medici. Ringrazio tutti i componenti della Commissione per il lavoro svolto nel consueto spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto i nostri lavori".

"'No allo svilimento del lavoro di migliaia di operatori sanitari che lavorano nelle aziende calabresi' e 'No all'ennesimo corpo inferto ai servizi sanitari della regione Calabria'". Con questi slogan hanno dato vita a una protesta in piazza Montecitorio a Roma circa 250 lavoratori della sanita' privata calabrese accreditata aderenti alle associazioni di categoria Federlab (l'Associazione di Categoria maggiormente rappresentativa dei Laboratori di Analisi Cliniche e dei Centri Poliambulatori) e Anisap, Federazione Nazionale delle Associazioni Regionali o Interregionali delle Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private. Nel mirino il decreto Calabria, in discussione in Parlamento, per il quale sono stati ricevuti alla Commissione Sanita' del Senato. "Abbiamo letto il Decreto Calabria - spiega Alessia Bauleo, responsabile di Federlab Calabria- e abbiamo scoperto che non c'e' niente per la Calabria. Non si parla della questione principale della sanita' calabrese: il mancato raggiungimento dei livelli minimi di assistenza. La Calabria e' al minimo storico. In particolare questo e' particolarmente evidente nel settore della specialistica ambulatoriale, settore fondamentale per la prevenzione e come tale andrebbe potenziato. Esami di laboratori analisi, tac, ecografie, radiografie, per cui vi sono liste di mesi e anche di anni in Calabria. In questa situazione il problema non viene affrontato. Vengono consolidati i tagli gia' presenti nei precedenti commissariamenti, in particolare quello di Scura. Dove sta il cambiamento? Noi vogliamo che il decreto venga riformulato". "Siamo in piazza per la sopravvivenza - aggiunge Genanfio Lamberti, presidente Fedelab - perche' le strutture non possono sopravvivere quando negli ultimi quattro anni hanno avuto una decurtazione di piu' di un terzo dei fondi, da 66 miLioni e mezzo a 44 milioni". Ha espresso solidarieta' alla protesta anche l'Ordine dei biologi. "Oggi tanti colleghi sono in piazza - rileva Pietro Sapia, consigliere nazionale dell'Ordine dei biologi- e' un obbligo per noi cercare di portare istanze a favore di questi colleghi".

La delegazione dei rappresentanti dei lavoratori della sanita' privata convenzionata calabrese, guidata dal senatore di Forza Italia Marco Siclari, ha incontrato in Commissione sanita' del Senato il Capo di gabinetto del ministro della Salute Giulia Grillo, il sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi e il presidente della Commissione Sanita' del Senato, Pierpaolo Sileri. Secondo quanto riferito al termine dell'incontro, "una riunione di un'ora insieme a rappresentanti di associazioni di categoria e privati convenzionati, ma anche chi lavora nel pubblico", "vi e' stata un'apertura politica da parte di tutta la struttura della commissione". "Abbiamo illustrato - ha spiegato la delegazione- quelle che sono le nostre perplessita' rispetto al Dl Calabria, quali sono gli emendamenti che vanno presi in considerazione per migliorarlo e si e' arrivati alla possibilita' di approvare un documento che pero' preferiamo non annunciare se non dopo. Aspettiamo domani sera per sapere se quello che ci siamo detto oggi avra' un seguito politico".