“Nonostante la Corte abbia smontato il ddl Spacca Italia di Calderoli e sottolineato che ‘spetta al Parlamento, nell’esercizio della sua discrezionalità, colmare i vuoti derivanti dall’accoglimento di alcune delle questioni sollevate dalle ricorrenti, nel rispetto dei principi costituzionali, in modo da assicurare la piena funzionalità della legge’ e nonostante “secondo il Collegio, l’art. 116, terzo comma, della Costituzione (che disciplina l’attribuzione alle regioni ordinarie di forme e condizioni particolari di autonomia) deve essere interpretato nel contesto della forma di Stato italiano”, il governo ha impostato l’attuazione del regionalismo differenziato su due piani. Il primo, concernente il procedimento di determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (LEP) riguardanti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione non mettendoci risorse, anzi sottolineando che l’intero impianto normativo è a invarianza di spesa. E il secondo, relativo alla presentazione al Parlamento di un disegno di legge per l’attuazione del solo articolo 116, terzo comma, della Costituzione, ignorando tutti gli altri articoli dello stesso Titolo V che avrebbero garantito proprio l’unità nazionale. Come ha più volte sottolineato il capo dello Stato, l’autonomia rafforza l’unità dello Stato quando attua il principio di sussidiarietà che invece nel DDL Calderoli viene completamente violato. Ieri in Senato abbiamo avuto la riprova della pericolosità di questa maggioranza che, nonostante i rilievi della Consulta, ha respinto la mozione dell’opposizione che chiedeva: “di interrompere senza indugio ogni interlocuzione o negoziato in corso con le regioni interessate e a non intraprenderne di nuovi, e ad attuare una moratoria delle intese in atto, valutandone comunque gli eventuali effetti applicativi, fino alla compiuta definizione di ogni procedimento attinente alla legittimità in conformità con la sentenza della Corte Costituzionale n. 194 del 14.11.2024”. È evidente che FDI e Forza Italia hanno completamente ceduto al ricatto della Lega. Anche per questo, oltre a batterci in Parlamento, continueremo ogni forma di mobilitazione nel Paese contro questa pessima riforma sull’autonomia differenziata. È necessario unire le energie per difendere la solidarietà”.
Così Francesco Boccia, presidente dei Senatori PD, e il senatore calabrese, Nicola Irto, oggi a Mormanno, nel corso della presentazione del libro “Colpo allo Stato” di Antonio Ricchio, insieme a Mons. Francesco Savino, vicepresidente della CEI.