“Più che emozionato sono felice. Anzi, strafelice. Perché è un cosa straordinaria che viene dalla mia terra”. Così, l’imprenditore calabrese Santo Versace, a margine della cerimonia con cui gli è stata conferita la laurea honoris causa in Ingegneria gestionale all’Università della Calabria, a Rende.
“Questa regione – ha detto Versace ai giornalisti – deve puntare principalmente sui giovani, ma si devono creare le condizioni affinché non vadano via. Questa regione ha condizioni di partenza straordinarie. Quando con i miei amici stranieri parliamo di Calabria, di Sardegna o Sicilia, mi chiedono come mai queste regioni non sono le più ricche del mondo. Perché le condizioni di partenza e i talenti calabresi sono eccezionali, qualunque ragazzo calabrese vada all’estero ha successo”.
Il messaggio lanciato da Versace ai giovani studenti è di “credere in se stessi, capire che tutti hanno dei talenti. E comunque il talento – ha aggiunto – senza grinta, passione e impegno totale, non serve, svanisce. Se ci sono passione e impegno si possono raggiungere tutti i sogni e i desideri, però si deve amare il lavoro”.
“La notizia della morte di Gianni mi raggiunse mentre ero a Roma, immerso nei preparativi per la sfilata ‘Donna sotto le stelle’ a Trinità dei Monti, nel cuore pulsante di un mondo che avevamo costruito insieme. A Miami, quel 15 luglio 1997, è morta anche una parte di me”. Il fratello Gianni fu ucciso in quella data nei pressi della sua villa, in circostanze mai del tutto chiarite.