“Era molto difficile fare peggio, ma la Lega e il Ministro Calderoli ci sono riusciti. La proposta trasmessa in pre Consiglio dei ministri, che circola in queste ore e sarebbe destinata al prossimo Cdm, è gravemente peggiorativa delle precedenti e conferma il disegno di rottura dell’unità del Paese. L’articolo 8 conferma tutti i nostri sospetti: dall’applicazione del ddl “non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. E’ la riprova che non investono un solo centesimo per ridurre le diseguaglianze. Così come spaccano il Paese, riconfermando in più passaggi dall’articolo 4 e 5 il disegno secondo il quale aumentano le compartecipazioni e i tributi locali che non faranno altro che creare caos fiscale e la fine dell’unità fiscale del Paese. Umiliazione totale per il Parlamento ridotto a passacarte di intese tra governo e Regioni in una Repubblica che non è federale ma, per fortuna, ancora parlamentare. La destra sta svendendo alle peggiori pulsioni secessioniste della Lega l’intero mezzogiorno e tutte le aree interne al sud e nello stesso nord. Scuola e sanità saranno sempre più a rischio privatizzazione e i servizi alla persona su trasporto pubblico e assistenza saranno sempre più precari nelle aree più disagiate del Paese. Ci opporremo duramente in Parlamento e nel Paese”.
Così Francesco Boccia, senatore PD e responsabile Regioni e Enti locali della segreteria nazionale, lasciando il Senato.