“Internazionalizzare il sistema produttivo regionale e incrementare le presenze turistiche legate al turismo di ritorno, il cosiddetto turismo delle radici, un potenziale bacino di milioni di calabresi all’estero – in particolare le nuove generazioni – da invogliare a compiere un vero e proprio viaggio in Calabria, nella Terra dei Padri, alla scoperta delle proprie radici”.
Questo l’intento cardine del progetto denominato “Calabria, terra dei padri”, un intervento di marketing territoriale, promosso dalla Regione Calabria e gestito da Fincalabra, che giovedì prossimo, 20 ottobre, alle ore 17, verrà presentato ai cittadini, agli amministratori e agli attori territoriali del Vibonese nella sala consiliare della Provincia di Vibo Valentia.
L’evento, oltre alla fase di presentazione, prevede momenti dedicati al dialogo e all’ascolto del territorio, nonché un aperitivo networking per favorire la conoscenza. “Calabria, terra dei padri” è un people project di cui Comuni, cittadini e attori territoriali sono assoluti protagonisti. “Il loro ruolo è, infatti, fondamentale in questo progetto perché spesso mantengono un legame con le comunità di cittadini emigrati e rappresentano un punto di riferimento fondamentale per ricostruire i percorsi della memoria del turista di ritorno che arriva sul territorio”.
L’obbiettivo dell’evento è, dunque, coinvolgere i Comuni e i vari attori territoriali spingendoli ad aderire al network del progetto per partecipare attivamente alla definizione locale di questo “prodotto turistico”, nell’ottica di preparare al meglio l’accoglienza dei calabresi che tornano dall’estero. All’iniziativa, connessa alla strategia di promozione turistica che trova nel nuovo brand “Calabria Straordinaria” lo slancio per una narrazione “distintiva, inedita e originale” degli attrattori turistici regionali, sono previsti – tra gli altri – gli interventi dell’assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso, del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano e del presidente di Fincalabra, Alessandro Zanfino.