Condanne per migliaia di anni di carcere sono state chieste dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri a conclusione della requisitoria nel processo Rinascita Scott contro presunti capi e gregari delle cosche di ‘ ndrangheta del Vibonese e colletti bianchi, politici, imprenditori, accusati di avere favorito le ‘ndrine. In tutto 343 gli imputati, il numero degli imputati. Per il principale imputato, l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli, la richiesta di condanna è stata di 17 anni di reclusione.
Oltre quattromila anni complessivi di reclusione sono stati chiesti dal procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, al termine della requisitoria del maxiprocesso ‘Rinascita Scott’ che si sta celebrando nell’aula bunker di Lamezia Terme, dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia. Gli imputati sono in totale 338. Solo 13 le richieste di assoluzione e 3 le prescrizioni. Fra le richieste di pena piu’ importanti ci sono i 17 anni per l’avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia, Giancarlo Pittelli, i 20 anni per l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino; 17 anni per l’ex ufficiale della Dia Michele Marinaro; 18 anni per l’ex sindaco di Pizzo Calabro Gianluca Callipo; 18 anni per il carabiniere Antonio Ventura, 19 anni per il costruttore ed ex vicepresidente della Vibonese calcio Francesco Michelino Patania; 6 anni per l’ex comandante della polizia municipale di Vibo; 5 anni per l’ex consigliere comunale Alfredo Lo Bianco; 17 anni per il comandante della polizia municipale di Pizzo; 26 anni per l’imprenditore di Vibo Gianfranco Ferrante. Sono stati chiesti 30 anni di reclusione per Saverio Razionale, Rosario Pugliese, Paolo Lo Bianco, Salvatore Morelli, Antonio Vacatello e per i vertici del clan Bonavota.
Un processo storico che ha portato alla sbarra quasi tutti i clan del Vibonese con le loro ramificazioni nella politica, nell’imprenditoria e nelle professioni. L’operazione era scattata la notte del 19 dicembre 2019 con un maxiblitz. Il dibattimento e’ iniziato nel gennaio 2021.